Un patto segreto tra ong e trafficanti di uomini questa l’inquietante scoperta che avrebbe effettuato un poliziotto in incognito. La storia dell’agente sotto copertura sarebbe stata raccontata nelle ultime ore dal Corriere della sera. Il poliziotto sotto copertura si chiamerebbe Luca B., 45 anni, un esperto sub. Il 19 maggio inizia la sua attività di infiltrato. “Devo stare attento, perché si insospettiscono se faccio foto o filmati“, avrebbe comunicato ai suoi capi secondo quanto scrive il Corsera.
“All’ alba la Vos Hestia e la Iuventa si incrociano in alto mare. Pochi minuti dopo si avvicina un barchino dei trafficanti. Rimane a pochi metri da Iuventa, gli uomini parlano con i volontari. Arriva un altro barchino che scorta un gommone carico di migranti”, racconta ancora al Corsera. Poi riesce a filmare i barchini restituiti ai trafficanti e riportati in Libia. E la missione può dirsi compiuta. Ora ci sono le prove. Per scoprire la vergognosa pratica, l’uomo si è finto un addetto alla sicurezza, imbarcato sulla Vos Hestia, la nave di “Save the children” per conto di una società privata ed è riuscito a documentare “con foto e video i contatti tra l’ equipaggio della Iuventa e i trafficanti“.
Sono le 6.15 del 18 giugno 2017. Gli agenti specializzati che si muovono sotto la supervisione della Direzione anticrimine guidata dal prefetto Vittorio Rizzi sono in mare e documentano con foto e video che cosa accade. Scrive il giudice: «Una imbarcazione non identificata ed una motovedetta della Guardia Costiera libica hanno scortato 3 barconi pieni di migranti nella zona di mare al largo della località di Zwara ove stazionava la Iuventa per poi allontanarsi immediatamente dopo l’inizio delle operazioni di imbarco dei migranti a bordo della motonave battente bandiera olandese, modalità che dimostrano inequivocabilmente l’effettuazione di una vera e propria “consegna concordata” di migranti e l’assenza di una situazione di pericolo immediato per i migranti che avrebbe reso necessario un intervento di soccorso in alto mare». Linkiamo qui sotto il video diffuso online dalla Polizia di Stato:
La verità sui “MIGRANTI”
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Posted by Luca Donadel on Monday, March 6, 2017
Una fitta mappa di organizzazioni attive nel Mediterraneo (come la Moas) così come altre impegnate a fare opinione per garantire una società più aperta nei confronti degli stranieri, hanno ricevuto fondi dalla Open Society Foundations di George Soros (vedi foto). Si tratta per l’appunto dello stesso finanziere che, nel 1992 si rese protagonista di una speculazione contro la lira che mise il Paese sull’orlo della bancarotta. Il magnate George Soros fu poi ricevuto a palazzo Chigi, come ricorda questo servizio televisivo:
Da Wall Street Italia: “Senza speculare sulle ragioni che stanno alla base di tali finanziamenti, va riconosciuto che la ricerca ha messo in evidenza come la fondazione di Soros sia impegnata a sostegno delle varie realtà favorevoli al tema dell’integrazione e dell’accoglienza. Del resto, la mission della Open Society è quello di creare società “più tolleranti”, per cui finanziare le organizzazioni che si battono per questa ragione non sembra di per sé sospetta”. La tabella (Fonte: https://www.lucadonadel.it):
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Un secondo video affronta la questione delle ultime incredibili dichiarazioni dell’ex Ministra Emma Bonino:
Matteo stai BONINO (ma non sereno)
Matteo stai BONINO (ma non sereno)
Link articolo: https://www.lucadonadel.it/matteo-stai-bonino-ma-non-serenoPosted by Luca Donadel on Monday, July 17, 2017