Scoperta per caso in Francia una “piccola Pompei”, affascinanti collegamenti con Roma, Grecia e Turchia – VIDEO

“Il sito è soprannominato piccola Pompei perché fu distrutto da due incendi: il primo all’inizio del secondo secolo dopo Cristo e il secondo alla metà del terzo”, spiega Benjamin Clément, archeologo. “La città è stata fossilizzata da questi due incendi, abbiamo così delle istantanee della città un po’ come a Pompei e a Ercolano. Troviamo edifici dall’architettura preservata integralmente e gli oggetti abbandonati dagli abitanti fuggiti a causa degli incendi”.

Il sito analizzato dai ricercatori presenta i resti archeologici di dimore lussuose e spazi pubblici in perfetto stato di conservazione. La scoperta è avvenuta durante gli scavi preventivi all’inizio dei lavori di costruzione per un complesso abitativo. Tre secoli di esistenza spazzati via da un incendio: li ha vissuti la città romana scoperta a Vienne, a sud di Lione, in Francia. All’opera da aprile sul sito di 7000 metri quadrati, gli archeologi resteranno fino a dicembre.

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In un’abitazione di oltre duemila metri quadrati gli archeologi hanno trovato un tesoro: una pavimentazione a mosaico con una scena che raffigura la musa Talia, protrettrice della Commedia, rapita dal dio Pan. Il mosaico è stato rimosso con l’obiettivo di essere messo in mostra ail museo della civiltà gallo-romana di Vienne nel 2019. Il proprietario della casa era probabilmente un ricco mercante venuto dall’Oriente. VIDEO (Euronews):

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Vienne, già nota per il suo vasto teatro romano, è stato un crocevia importante della Gallia, sulla strada fra Lione e Arles, “l’autostrada A7 dell’antichità” come l’hanno definita gli archeologi.

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“Ritroviamo cose che si trovano a Roma, in Italia, in Grecia, e anche più che a Roma, cose che sono legate al mondo orientale, alla Grecia e alla Turchia, continua Clément. “E’ eccezionale. Queste strutture sono più orientate verso il mondo mediterraneo che verso quello celtico che ritroviamo più spesso in Gallia”.

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Fra i ritrovamenti un grande edificio pubblico con una fontana monumentale che secondo gli archeologi potrebbe aver ospitato una scuola di retorica o di filosofia. Delle iscrizioni ne attestavano già l’esistenza a Vienne. Gli esperti sperano di averla localizzata.

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