Dopo l’attentato che ha provocato 13 morti, tra cui un italiano Bruno Gulotta, 35 anni, di Legnano, e un centinaio di feriti a Barcellona, un altro spaventoso atto terroristico è accaduto nella notte a Cambrils, città a 120 chilometri a Sud si Barcellona. Un’auto si è lanciata sulle persone che si trovavano a passeggiare nelle strade affollate.
La polizia spagnola, però, è subito accorsa ed è iniziato un inseguimento che ha fatto rovesciare il veicolo dei terroristi. I cinque sono scesi dall’auto e hanno iniziato a sparare. Ne sarebbe seguita una sparatoria e per mezz’ora si è scatenato un conflitto a fuoco violentissimo, persone in fuga, urla, clienti barricati nei locali. Il conflitto si è chiuso poco prima delle due con la morte dei 5 terroristi e sei feriti tra i civili, colpito anche un poliziotto. I terroristi indossavano cinture esplosive.
Sembrerebbe che i terroristi in Spagna avessero delle basi operative, come l’abitazione che giovedì scorso, 17 agosto è esplosa poco dopo le 23 ad Alcanar, cioè la sera prima dell’attentato a Barcellona che ha provocato la morte di una persona. La polizia ha trovato nella casa alcune bombole di gas, e si pensa che i terroristi stavano preparando degli esplosivi artigianali per utilizzarli negli attacchi avvenuti poi a Barcellona e a Cambrils per renderli ancora più devastanti.