“Ci stiamo divertendo” si giustificano i partecipanti della “Tomatina” un festival che si tiene nel comune spagnolo di Buñol (Comunità Valenciana), l’ultimo mercoledì di agosto di ogni anno. Durante tale festa i partecipanti ingaggiano una battaglia con lancio di pomodori.
Questa festa ha origine nel 1945 durante la “festa dei Giganti e testoni“, in cui è nata una rissa spontanea tra giovani in cui si sono utilizzati dei pomodori come armi. La polizia ha disperso i manifestanti, ma l’anno successivo si ripeté il medesimo scenario con la differenza che i manifestanti si portarono i pomodori dalle loro residenze. Le autorità locali, dopo aver osteggiato tale iniziativa per diversi anni, dal 1957 si fecero promotrici di tale iniziativa e dal 1980 il comune fornisce esso stesso l’ortaggio. Il 27 agosto 2007 l’ufficio del turismo generale premiò tale festival come festival di interesse turistico internazionale.
Nell’edizione del 2011 erano presenti 40.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo e sono state utilizzate 120 tonnellate di pomodori. Un record che farebbe facilmente indignare chi sa perfettamente che, se in Spagna i pomodori vengono lanciati in faccia, dall’altra parte del mondo (ma forse anche più vicino) migliaia di persone, tra cui molti bambini, muoiono di fame ogni giorno. Uno spreco alimentare notevole, fatto soltanto per chi non sa come divertirsi.
Per l’edizione 2017, più di ventiduemila persone hanno preso parte mercoledì mattina alla Tomatina, la tradizionale battaglia a colpi di pomodori andata in scena a Buñol, nei pressi di Valencia, in Spagna. Strettissime le misure di sicurezza volute dalla polizia spagnola: coloro che hanno comprato il biglietto per poter accedere al ‘recinto’ della Tomatina hanno dovuto superare ben quattro controlli.