L’uomo è morto perchè gli fu praticata una “terapia anticoagulante” non adatta al suo caso per l’errato dosaggio dei medicinali causato dallo scambio di provette di sangue tra la vittima e un suo omonimo. Per questo a Belluno si sta svolgendo il processo a carico di quattro medici dell’ospedale di Pieve di Cadore, accusati di omicidio colposo. Durante il processo è stato ascoltato in aula il direttore medico dell’Usl 1, Raffaele Zanella, che operava nel 2014 e che ha dichiarato “Un medico mi disse che c’era stato uno scambio di prelievi e ho ritenuto di procedere alla segnalazione all’autorità giudiziaria”.