Caso di malasanità: muore per le cure sbagliate per scambio di provette con omonimo

Un caso di malasanità presso l’ospedale di Pieve di Cadore nel maggio 2014,  causò la morte di un anziano signore. In sostanza Alberto Giacobbi, 76 enne di Belluno fu ricoverato nel nosocomio di Pieve di Cadore per una lombosciatalgia, ma dopo circa un mese dal ricovero l’uomo è deceduto dopo aver accusato due emobolie ed un infarto.

L’uomo è morto perchè gli fu praticata una “terapia anticoagulante” non adatta al suo caso per l’errato dosaggio dei medicinali causato dallo scambio di provette di sangue tra la vittima e un suo omonimo. Per questo a Belluno si sta svolgendo il processo a carico di quattro medici dell’ospedale di Pieve di Cadore, accusati di omicidio colposo. Durante il processo è stato ascoltato in aula il direttore medico dell’Usl 1, Raffaele Zanella, che operava nel 2014 e che ha dichiarato “Un medico mi disse che c’era stato uno scambio di prelievi e ho ritenuto di procedere alla segnalazione all’autorità giudiziaria”.

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