Proprio dal 2006 questi casi sono aumentati e sono stati aggiunti all’elenco anche alcune sostanze che solitamente vengono utilizzate per la cura di alcuni disturbi e patologie.
Durante una ricerca, un gruppo di scienziati ha effettuato uno studio che poi è stato pubblicato sulla rivista The Lancet Neurology nel marzo 2014. L’Università della Danimarca meridionale,ha collaborato con Harvard School of Public Health e Icahn School of Medicine presso il Monte Sinai.
Da questo anno in poi, sono state documentate altre sostanze neurotossiche durante il periodo di sviluppo dei bambini: manganese, fluoro, clorpirifos, diclorodifeniltricloroetano, tetracloroetilene, e gli eteri di difenile polibromurati.
Quindi anche il fluoro è stato considerato tossico e pericoloso per la salute umana.
Amche se i prodotti che lo contengono, ne hanno piccole quantità, questa sostanza si accomula nel nostro corpo e negli anni può poi provocare problemi.
Addirittura uno studio condotto in Cina da un team di ricercatori del Department of Pathology della Nanjing University School of Medicine,ha determinato un quoziente intellettivo più basso, in tutti i bambini che abitavano vicino a zone ricche di fluoruro.
Sono molti i Paesi che stanno rimuovendo il fluoro dall’acqua potabile, in Europa la fluorizzazione è stata eliminata nel 97% dei Paesi.
Alcuni esperti, sono convinti che ci siano altre sostanze neurotossiche da scoprire e per far ciò bisognerebbe intervenire a livello internazionale.
Sembrerebbe da uno studio pubblicato sulla rivista Pharmacognosy, che almeno per quanto riguarda il fluoro, esista una spezia che possa proteggere il cervello dai danni neurotossici che esso può causare e questa spezia è la curcuma: il polifenolo primario presente nella curcuma, cioè la curcumina risulta essere neuro protettiva, capace di limitare i danni del fluoro. La curcumina ha ottime ottime proprietà antiossidanti, e protegge contro lo stress ossidativi e i radicali liberi. Aumenta la produzione di glutatione nel cervello, che aiuta come antiossidante e a difendersi.
Un’immagine molto esplicativa trovata sul web, ci spiega in modo molto chiaro dove si può trovare il fluoro, nei prodotti d’uso comune:
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