Perchè togliere le scarpe in casa è importante? Igiene, salute, economia e ambiente solo alcuni dei motivi:

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Ci siamo sempre chiesti come mai i giapponesi hanno come vero e proprio rito quello di togliere le scarpe prima di entrare in casa. E’ una cosa che dovrebbe  essere diffusa in qualsiasi casa diventando un’abitudine consueta di tutti noi: In primo luogo togliere le scarpe in casa diminuisce la possibilità di portare batteri a casa: in base ai risultati di uno studio condotto dall’Università dell’Arizona in una scarpa possono esserci circa 421 mila batteri, in molti casi che possono provocare infezioni molto gravi come escherichia coli, klebsiella pneumonia e serratia ficaria.

Questo discorso vale anche per i pesticidi spesso utilizzati per giardini, campi e che con le scarpe, senza rendercene conto, noi calpestiamo e poi trasciniamo per gli ambienti in cui camminiamo, queste sostanze possono rimanere a lungo sulle superfici della nostra casa: Ovviamente le scarpe utilizzate fuori casa portano sporco in casa e ci costringono a lavare e consumare più prodotti per la pulizia che molto spesso sono chimici e quindi inquinanti. Altri motivi meno “traumatici”, ma pur sempre importanti, sono senz’altro la comodità di muoversi in casa e lasciare il piede in salute e libero.

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Dovremmo prendere spunto dagli asiatici, in alcuni paesi come in Giappone la gente utilizza ache ciabatte differenti, ognuna utile per una specifica area della casa, in lingua giapponese chiamate geta”. Insomma un’abitudine che dovrebbe diventare routine nella nostra quotidianità:

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E’ in questo contesto che nasce l’uso del Tatami: un tipo di tappetino utilizzato come materiale di pavimentazione nelle tradizionali stanze in stile giapponese . I Tatami sono realizzati in dimensioni standard, due volte più lunghe, circa 0,9 m per 1,8 m a seconda della regione. Nelle arti marziali, il tatami è il pavimento utilizzato per l’allenamento in un dojo e per la competizione. I tatami sono coperti con tessuti di punta morbida 藺草 , Igusa ) paglia . Il nucleo è tradizionalmente realizzato in paglia di riso, ma i tatami contemporanei a volte hanno trucioli di legno compressi o anime in polistirene espanso . I lati lunghi sono di solito bordati (縁( heri ) ) con broccato o tela liscia, sebbene alcuni tatami non abbiano bordi.

Il Tatami è stato usato dai giapponesi per oltre 1.000 anni. Inizialmente, solo i signori della guerra e i re lo usavano come un antico re della civiltà occidentale che utilizzava una sedia speciale. Anticamente, in Giappone, la persona seduta sul tatami era seduta sul trono. La nobiltà avrebbe usato il tatami per ricevere ospiti. Tutti capiranno che la persona seduta sul tatami era un re, un principe o un leader di un potente gruppo di samurai. Mentre in Occidente tutti si inchinerebbero davanti a un pomposo idiota grasso seduto su un trono, in Giappone avrebbero dovuto toccare le ginocchia sulla terra davanti a un sovrano, magari di corporatura esile, seduto su un prezioso tatami. Nel XVI secolo, il tatami, divenne ampiamente utilizzato dai samurai e dalle classi mercantili. Le sale con tatami erano considerate sale da utilizzare per riunioni e cerimonie importanti. L’aumento della popolarità della cerimonia del tè molto spirituale ha anche dato una spinta all’uso diffuso del tatami. Video:

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