Gli scienziati stanno ancora imparando i modi in cui il coronavirus si muove attraverso il corpo. Particelle virali sono state trovate in campioni di saliva, sangue, urina e feci.
Uno studio pubblicato giovedì sul Journal of American Medicine Association ha trovato il coronavirus anche nel seme. Le particelle sono state rilevate nel seme degli uomini che avevano infezioni attive e quelli che si erano ripresi.
I ricercatori non sono ancora sicuri, tuttavia, se la scoperta indichi che il virus può essere trasmesso sessualmente. Circa il 16% degli uomini studiati aveva il virus nel proprio seme
Un team di ricercatori cinesi ha prelevato campioni di sperma da 38 pazienti maschi COVID-19 in un ospedale nella provincia cinese di Henan, che confina con Wuhan, tra il 26 gennaio e il 16 febbraio.
I ricercatori hanno rilevato il virus, il cui nome ufficiale è SARS-CoV-2, nel seme in sei dei 38 pazienti – circa il 16%. Dei sei, quattro erano nella fase acuta dell’infezione attiva e due si erano ripresi. I sei che sono risultati positivi hanno avuto un’età compresa tra i 20 e i 50 anni. “Non c’era alcuna differenza significativa tra i risultati dei test negativi e positivi per i pazienti per età, storia di malattia urogenitale, giorni dall’inizio, giorni dall’ospedalizzazione o giorni dal recupero clinico”, hanno scritto gli autori dello studio.
Non è ancora noto se il virus possa essere trasmesso attraverso rapporti sessuali.
I ricercatori hanno affermato di non essere sicuri che il virus potesse essere trasmesso sessualmente tra le persone. Tuttavia, può diffondersi attraverso goccioline di saliva. Inoltre, gli autori dello studio non sanno ancora come il coronavirus sia entrato nei testicoli dei pazienti. Ma la barriera tra il flusso sanguigno e le varie parti del pene è imperfetta, quindi i virus possono attraversarlo, hanno scritto i ricercatori. L’infiammazione, che provoca il coronavirus, può anche influenzare questa barriera. Molti tipi di virus che non sono tipicamente trasmessi sessualmente sono stati trovati anche nel seme in passato.
“La presenza di virus nello sperma può essere più comune di quanto attualmente inteso e i virus tradizionali non trasmessi per via sessuale non dovrebbero essere considerati totalmente assenti nelle secrezioni genitali“, hanno scritto i ricercatori. Altre ricerche sui virus nello sperma hanno dimostrato che i virus Zika ed Ebola possono essere trasmessi sessualmente.
È anche possibile che le particelle di coronavirus nel seme non siano infettive. Sono necessarie ulteriori ricerche sulla possibilità di trasmissione sessuale del coronavirus, hanno detto i ricercatori. “Gli studi sulla rilevazione virale e la persistenza dello sperma sono utili per la pratica clinica e la salute pubblica, in particolare per quanto riguarda i virus che potrebbero causare alta mortalità o morbilità, come SARS-CoV-2“, hanno scritto i ricercatori.
Fonte:businessinsider.com
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