Il nuovo catalizzatore trasforma i comuni rifiuti di plastica in carburante e cera

Rifiuti come la plastica nella nostra vita quotidiana, sono molto difficili da riciclare, in alcuni casi impossibili, il che significa che la maggior parte finisce in una discarica o direttamente nella natura. Ora, i ricercatori giapponesi hanno utilizzato un nuovo catalizzatore per poter riciclare una plastica comune in prodotti utili come carburante e cera. In base alla progettazione, le materie plastiche sono estremamente resistenti alle reazioni chimiche. Questo li rende ottimi per bottiglie o contenitori di prodotti chimici, ma d’altra parte li rende difficili da abbattere quando devi smaltirli. Ad esempio, i processi di riciclaggio termico richiedono temperature comprese tra 300° C e 900° C, il che è richiede molta energia.

Per questo nuovo studio, i ricercatori delle università di Tohoku e della città di Osaka si sono proposti di trovare un nuovo catalizzatore in grado di abbattere la plastica a temperature più basse. Il team ha scoperto che la combinazione di rutenio e biossido di cerio ha funzionato in modo molto efficiente, creando un catalizzatore in grado di riciclare le plastiche poliolefiniche a partire da 200 °C. Il nostro approccio ha agito come un catalizzatore eterogeneo efficiente e riutilizzabile, mostrando un’attività molto più elevata rispetto ad altri catalizzatori supportati da metalli, funzionando anche in condizioni di reazione moderate. Inoltre, la plastica potrebbe essere trasformata in preziose sostanze chimiche con rese elevate.

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Masazumi Tamura e Keiichi Tomishige, coautori dello studio. I ricercatori affermano di essere stati in grado di convertire circa il 92% dei rifiuti di plastica in materiali utili. Fino al 77% è stato convertito in combustibile liquido, mentre il 15% ha prodotto cera, che dovrebbe contribuire a rendere il riciclaggio della plastica una prospettiva più praticabile. Questo è lungi dall’essere l’unico metodo di riciclaggio della plastica in futuro. Solo poche settimane fa, un team dell’Università di Berkeley ha segnalato un nuovo processo per convertire il polietilene in un nuovo adesivo, mentre altri stanno progettando nuove plastiche per essere facilmente riciclabili.

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Fonte:ecoinventos.com

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