Una moto d’acqua è progettata per aiutare a rimuovere detriti di plastica, microplastiche, oli e altri detriti galleggianti dalla superficie dell’acqua. È il “WasteShark” – un telaio compatto, agile e completamente elettrico creato dalla startup olandese RanMarine Technology. A forma di catamarano, il veicolo autonomo può raccogliere fino a 350 kg di spazzatura. In effetti, può viaggiare fino a otto ore con una carica. L’obiettivo è che, una volta alimentato, il dispositivo ritorni in una docking station per depositare i rifiuti raccolti e ricaricare le batterie.
Il percorso tracciato da WasteShark può essere programmato e monitorato da remoto. Insieme alla rimozione dei rifiuti, il veicolo può raccogliere dati importanti sull’ambiente marino. Essendo elettrico, durante la navigazione sull’acqua, l’aquadrone non genera emissioni inquinanti, non produce rumore o inquinamento luminoso e non rappresenta una minaccia per la fauna selvatica. Il prossimo passo è combinare la tecnologia acquatica con il drone aereo, che aiuterà a rilevare i rifiuti da raccogliere e ad inviare le coordinate all’aquadrone. È possibile identificare anche piccole quantità di olio o benzina. WasteShark è appositamente progettato per l’uso in porti, pulizia di banchine, canali ed estuari. L’idea è di intercettare i rifiuti prima che raggiungano gli oceani.
Si stima che ogni anno vengano scaricati negli oceani circa otto milioni di tonnellate di plastica. Pertanto, fermare la produzione e lo smaltimento di tali rifiuti è il passo più importante per invertire lo scenario di caos. Ma nel frattempo, le aziende stanno sviluppando soluzioni che possono aiutare a ripulire i fiumi.
Fonte: ciclovivo.com.br