Circa 9 anni fa, esattamente nel 2013 un asteroide di 18 metri è entrano nell’atmosfera terrestre a circa 67mila chilometri orari, era 11mila tonnellate. Per fortuna non ha avuto alcun impatto sulla Terra, ma è esploso comunque a 23 chilometri dal terreno riempiendo la zona di polveri e detriti. In modo particolare, la città più colpita è stata Chelyabinsk, in Russia. Questa esplosione è la più grande, mai avvenuta dopo il 1908 a Tunguska.
Secondo i calcoli della NASA ha una potenza 30 volte più forte della bomba atomica di Hiroshima. Le immagini riprese in quell’attimo, mostrano un lampo di luce molto forte e un boato che ha distrutto le finestre degli edifici in zona. I danni agli edifici sono stati innumerevoli e ci sono stati circa 1200 persone ferite.
Molta polvere dell’asteroide ha raggiunto subito il suolo, ma una piccola parte è rimasta nell’atmosfera per più di 4 giorni. Subito dopo questo evento sono caduti strati di neve che hanno coperto e conservato questi campioni di polvere e grazie a questo i ricercatori sono riusciti a recuperare questi reperti.
Dalle analisi fatte sono stati scoperti alcuni cristalli nuovi, c’erano conchiglie e aste esagonali tendenti allo sferico. I ricercatori pensano che i cristalli si siano formati grazie alle condizioni di alta temperatura e alta pressione, dopo l’esplosione della meteora. In futuro gli esperti sperano di poter prelevare altri campioni di meteoriti esplosi, per poter analizzarli e compararli ai risultati emersi in questo caso.