Il rosmarino è una pianta officinale molto utilizzata sia in cucina, ma anche per la cura personale. Molte sono le persone che vorrebbero coltivare il rosmarino, sicuramente in u orto o in un giardino è molto semplice, il rosmarino è una di quelle piante che cresce molto facilmente.
Chi abita in appartamento, invece deve utilizzare vasi per la coltivazione che può essere un pò più delicata, ma non difficile. Ecco alcuni consigli su come coltivare questa pianta in vaso.
Il rosmarino deve avere:
– Luce adeguata: ha bisogno di molto sole, anche se nei periodi molto caldi non deve rimanere a lungo sotto i raggi del sole diretti. Quindi l’ideale sarebbe tenerla al sole diretto per tutta la giornata per periodi più freschi, mentre alternare sole e ombra nei periodi molto caldi.
– La temperatura per la pianta di rosmarino è legata al clima caldo e temperato, ma questa pianta riesce comunque ad adattarsi a temperature anche più miti. Però non riuscirà a resistere a grandinate, forti gelate o improvvisi cali di temperatura.
– Nel vaso una cosa da tenere sotto controllo è sicuramente l’umidità: E’ molto diffusa in tutta l’area del mar Mediterraneo, quindi è abituata a vivere brevi periodi di siccità. Non ha bisogno di grande umidità e quindi le basterà l’irrigazione.
Questa pianta può crescere sia in casa che su balconi o terrazzi. L’ideale se si ha un giardino è piantarla direttamente nel terreno, ma anche in vaso con le dovute accortezze, cresce bene. Se si tiene in casa, l’ideale è evitare di posizionarla vicino a termosifoni e condizionatori.
– Annaffiare il rosmarino va fatto nella giusta dose, senza eccedere. L’ideale sarebbe utilizzare, se coltivata in vaso, il sistema di irrigazione a goccia, che permette di non eccedere con l’irrigazione stessa.
– Ovviamente se non c’è un buon drenaggio, anche la migliore irrigazione non serve. L’ideale è scegliere un terreno adatto e posizionare alcune pietre sul fondo, prima di piantare il rosmarino.
– La potatura: bisogna potarla se ci sono foglie o fiori secchi, oppure se notate che cresce troppo lentamente o se è attaccata da funghi o batteri. L’ideale è tagliarlo appena sotto la parte lesa, evitando di lesionare anche quella sana.
