La costruzione di marciapiedi in cemento non sempre è sinonimo di civiltà e sviluppo. Lo sanno bene tutti quei pedoni che sono costretti a camminare su manufatti danneggiati dalle grandi radici degli alberi. Fortunatamente, dall’Europa giunge un’iniziativa molto interessante che potrebbe rivelarsi esemplare per tutte le altre:
Importante salvaguardare i produttori naturali di ossigeno (gli alberi, che svolgono un ruolo importantissimo per la conversione naturale di anidride carbonica), le grandi piante vengono risparmiate attraverso la rimozione del classico marciapiedi:
https://twitter.com/CaenOfficiel/status/1318898322703290369
Accade nella città francese di Ville del Caen, (capoluogo del dipartimento di Calvados, in Normandia) che ha adottato una strategia low cost per risolvere la questione, creando passaggi a base di terra e pietra – a quanto pare, adatti anche al transito di persone affette con disabilità – per migliorare l’assorbimento dell’acqua piovana nel terreno ed evitare tutte quelle situazioni spiacevoli causate dalla mancanza di “respirazione” del suolo:
Come riportato dall’Università di Yale, infatti, l’asfalto riscaldato dai raggi solari può facilmente rivelarsi una pericolosa fonte di inquinamento, causando spiacevoli se non gravi conseguenze per l’ambiente circostante, gli animali e gli esseri umani. Sempre nella stessa cittadina si promuove la coltivazione di fiori e piantine sui marciapiedi con il sostegno degli stessi residenti, come documentato in questi video diffusi sul web:
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