Ighina, “l’uomo che poteva porre fine alla siccità nel mondo” mai riconosciuto dalla Scienza ufficiale

La storia di appassionato di Scienza praticamente sconosciuto al pubblico, cui creazioni non hanno mai avuto un riconoscimento ufficiale: stiamo parlando di Pierluigi Ighina nato Milano nel 1908 e morto nel 2004. A differenza di Nikola Tesla, Ighina non si è mai fidato delle collaborazioni con grandi aziende, consapevole che avrebbero utilizzato le sue invenzioni semplicemente per lucrare:

Nel 1998 la Rai, durante la trasmissione Report ha intervistato lo scienziato, registrando in diretta la creazione e la dissoluzione di un corpo nuvoloso ad Imola. Il giornalista di Report ha chiesto ad Ighina se con questa invenzione avrebbe potuto risolvere il problema della siccità nel mondo. Sino alla sua morte – avvenuta nel 2004 – Ighina sostenne di aver lavorato con Guglielmo Marconi, dopo averlo conosciuto per caso, grazie ad un conte di Imola lontano parente di entrambi, e di essere in seguito diventato suo assistente, coadiuvandolo in numerose scoperte pur rimanendo nell’ombra. Lo scienziato ha risposto di aver portato la sua invenzione in Africa, ma la risposta che gli hanno dato è stata inaspettata. Gli hanno riferito di portarsi a casa la sua invenzione perchè chi di dovere, guadagna sulla mancanza d’acqua:

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Ighina spiegò il funzionamento della sua invenzione: “Ammassamenti di energia magnetica lanciati nell’atmosfera, allontanano le nuvole se di origine positiva, le attirano se di origine negativa.” Le nuvole sono caricate in un certo senso dal sole e hanno carica positiva, se si vuole far piovere, bisogna dar corrente agli elettromagneti, producendo energia negativa, che sarà spinta dall’elica e dopo qualche ora arriverà la pioggia.

Per Ighina, tutte le forze presenti in natura sono legate alla forza primordiale del sole. Le irradiazioni solari riflettendo, trovano un equilibrio con se stesse, condensandosi esplodono e si irradia nuovamente moltiplicandosi con forza positiva, se si riflette diventa negativa. Il Sole li trasforma poi nuovamente in maniera positiva e ricomincia il ciclo. Ighina venne deriso dalla comunità scientifica, perchè le sue idee sarebbero andate in contrasto con alcune leggi della fisica. Lui stesso e tutti coloro che lo hanno seguito e supportato hanno invece sempre sostenuto che fosse almeno 100 anni avanti rispetto alla scienza moderna. Le sue invenzioni – secondo i suoi sostenitori – funzionavano bene: il segreto è ascoltare e rispettare madre natura. I video diffusi sul web:

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Sul web c’è persino chi ha tentato di ricostruire la “valvola per terremoti“, altra invenzione di Ighina:

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#ighina

 

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