Il Daisugi è una tecnica di silvicoltura giapponese che consiste nel far crescere piccoli alberi sulla cima di alberi più grandi. Il termine si traduce approssimativamente come “cedro piattaforma”. La tecnica inizia con la piantagione di un seme di cedro di Kitayama, una specie di cedro nativa del Giappone. Dopo che l’albero ha raggiunto un’altezza di circa 1,5 metri, viene tagliato a circa 30 centimetri dal suolo. Ciò crea una piattaforma sulla quale possono essere piantati gli alberi più piccoli:
Gli alberi più piccoli, chiamati “daisugi“, vengono piantati sulla piattaforma e vengono potati regolarmente per mantenere i loro tronchi dritti e uniformi. Dopo circa 30 anni, i daisugi sono pronti per essere raccolti. I daisugi sono noti per il loro legno dritto e uniforme, che è ideale per la costruzione di edifici e altri progetti di alta qualità. Il legno daisugi è anche molto resistente alle intemperie, il che lo rende una scelta popolare per l’uso esterno. La tecnica daisugi è stata praticata in Giappone per secoli. Si ritiene che sia stata sviluppata nel periodo Muromachi (1333-1573). Il daisugi era particolarmente popolare durante il periodo Edo (1603-1868), quando la cerimonia del tè divenne popolare in Giappone. Gli alberi daisugi venivano utilizzati per costruire le alcove tokonoma, che sono le caratteristiche centrali delle sale da tè giapponesi:
Il daisugi è una tecnica sostenibile che consente di produrre legno senza abbattere gli alberi. Gli alberi daisugi possono vivere per centinaia di anni e possono essere raccolti ripetutamente. Oggi, il daisugi è praticato solo in poche aree del Giappone. Tuttavia, la tecnica sta suscitando interesse da parte di silvicoltori e ambientalisti di tutto il mondo. Il daisugi potrebbe essere una soluzione sostenibile per la produzione di legno in un mondo in cui le foreste stanno diminuendo a un ritmo allarmante. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni video-approfondimenti diffusi sul web:
#alberi #ambiente #giappone #legno #Daisugi