Nell’ultimo secolo, buona parte degli scienziati è stato d’accordo nell’osservare che, molto probabilmente, l’Universo (almeno, nell’aspetto e nelle regole della fisica così come si presenta oggi) sia cominciato con l’esplosione del Big Bang, che sarebbe avvenuta circa 13,7 miliardi di anni fa. Tuttavia, negli ultimi anni, una nuova teoria parla di un’espansione e di una contrazione dell’Universo che potrebbe essersi verificata senza un vero e proprio inizio, avvalorando così l’idea che l’Universo sia eterno:
Un nuovo articolo scientifico, ispirato a spiegazioni alternative della fisica dei buchi neri, esplora quest’ultima possibilità e rifiuta un principio fondamentale dell’ipotesi del Big Bang. La storia dell’origine universale conosciuta come Big Bang postula che, 13,7 miliardi di anni fa, il nostro universo sia emerso da una singolarità – un punto di densità e gravità infinite – e che prima di questo evento, lo spazio e il tempo non esistessero (il che significa che il Big Bang è avvenuto in nessun luogo e in nessun tempo). La teoria “classica” gode di prove per dimostrare che l’universo ha subito un primo periodo di rapida espansione:
In un trilionesimo di trilionesimo di trilionesimo di secondo, si pensa che l’universo si sia espanso di un fattore pari a 10 78 in volume. Innanzitutto, l’universo si sta ancora espandendo in ogni direzione. Più un oggetto è lontano, più velocemente sembra allontanarsi da un osservatore, suggerendo che lo spazio stesso si sta espandendo (piuttosto che gli oggetti si muovono semplicemente nello spazio a una velocità costante).Un’altra prova fondamentale è che il fondo cosmico a microonde (CMB) – che si ritiene sia il calore rimasto da questo grande evento cosmologico – può essere osservato in ogni direzione e non ha un unico punto di origine. Gli scienziati ritengono che la CMB abbia iniziato a propagarsi nell’universo circa 380.000 anni dopo il Big Bang, quando gli atomi iniziarono a formarsi e l’universo divenne trasparente, secondo l’Agenzia spaziale europea. Tuttavia, non esiste alcuna prova diretta della singolarità originaria. (Raccogliere informazioni da quel primo momento di espansione è impossibile con i metodi attuali) mentre molti aspetti sembrano al contempo contrastare la teoria: uno dei più eclatanti è rappresentato dalla scoperta di una stella antichissima che sembrerebbe persino più antica della stessa presunta nascita dell’Universo (così come riportato in precedenza in un approfondimento di GloboChannel.com):
Nel nuovo articolo, il fisico brasiliano Juliano Cesar Silva Neves sostiene che la singolarità originale potrebbe non essere mai esistita. “Il Big Bang come singolarità iniziale è solo una speculazione “, ha riferito Silva Neves a Space.com. La ricercatrice ha ricordato che “ci sono molte osservazioni in cosmologia” che supportano l’ipotesi che l’universo abbia attraversato un periodo di rapida espansione, ma che non esiste prova diretta che questa espansione sia iniziata con una singolarità. In un articolo pubblicato il 29 agosto sulla rivista General Relativity and Gravitation, la scienziata, ricercatrice presso l’Istituto di Matematica, Statistica e Calcolo Scientifico (IMECC-UNICAMP) dell’Università di Campinas, in Brasile, propone un modello cosmologico alternativo che non è basato con la necessità di questa singolarità originaria. Il suo modello include un concetto noto come cosmologia del rimbalzo. La teoria dell’universo oscillante o modello ciclico è una teoria, proposta la prima volta da Aleksandr Aleksandrovič Fridman basandosi sulla relatività generale di Albert Einstein, secondo la quale l’universo si espanderà fino ad un certo punto, e poi si ritrarrà in uno stato simile a quello del Big Bang, quindi si verificherà una nuova nascita con la ripetizione del processo per l’eternità. Al momento non si conoscono metodi per verificare o meno la fondatezza di questa teoria. La teoria del Big Bang è il modello cosmologico dominante per l’evoluzione dell’universo. Tuttavia, negli ultimi anni, alcune nuove teorie e modelli alternativi sono stati proposti per spiegare l’origine e l’evoluzione dell’universo. Ecco alcune di queste teorie:
Universo inflazionario eterno: Secondo questa teoria, l’universo è in continua espansione e inflazione, e il Big Bang è solo uno di tanti eventi di inflazione che si sono verificati in un ciclo infinito.
Universo oscillante: In questo modello, l’universo si espande e si contrae in un ciclo infinito, con il Big Bang che rappresenta l’inizio di una nuova fase di espansione.
Universo olografico: Questa teoria suggerisce che l’universo è bidimensionale e che ciò che percepiamo come tridimensionalità è solo un’illusione olografica.
Universo nato dal nulla: Secondo la teoria quantistica dei campi, il vuoto quantistico non è completamente vuoto, ma è pieno di fluttuazioni di energia. Queste fluttuazioni possono dare origine a particelle che possono poi evolversi in un universo completo.
Universo simulato: Alcune persone ipotizzano che l’universo in cui viviamo sia una simulazione creata da un’intelligenza artificiale avanzata. Quest’ultima teoria non gode del sostegno della maggioranza degli scienziati e appare più come un’interpretazione distopica della realtà, basata sull’influenza di opere fantasiose e sulla tecnologia umana.
È importante sottolineare che tutte queste teorie sono ancora in fase di sviluppo e non sono state ancora completamente verificate. La teoria del Big Bang rimane la teoria più accettata per l’origine dell’universo, ma la ricerca in questo campo è in continua evoluzione e nuove scoperte potrebbero portare a un cambiamento del nostro paradigma cosmologico. In sintesi, non è possibile affermare con certezza se l’universo sia nato con il Big Bang o meno. La ricerca in questo campo è ancora in corso e nuove teorie e modelli alternativi sono in fase di sviluppo.
Fonti:
https://www.space.com/38982-no-big-bang-bouncing-cosmology-theory.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Universo_oscillante
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