
Il rover Perseverance della NASA, attivo su Marte dal 2021, ha recentemente fatto un’altra affascinante scoperta scientifica che ha catturato l’attenzione dei geologi di tutto il mondo. Durante la sua esplorazione del bordo del cratere Jezero (dove sono state individuate anche possibili tracce di materia organica, come riportato in un precedente approfondimento su GloboChannel.com), un’area che un tempo costituiva il fondale di un antico lago, il rover ha trovato una roccia dalle caratteristiche insolite, che ricorda il popcorn:

Questa roccia è composta da centinaia di piccole sfere di dimensioni millimetriche, alcune delle quali presentano minuscoli forellini, rendendola un oggetto di studio intrigante. La peculiarità di questa roccia non si limita alla sua forma; infatti, sembra fuori posto nel contesto geologico circostante. I ricercatori ipotizzano che possa essere stata trasportata da altre zone del Pianeta Rosso. Questa teoria è supportata da precedenti osservazioni effettuate dai rover Opportunity e Curiosity, che hanno identificato formazioni rocciose simili nei loro rispettivi siti di atterraggio, i crateri Endurance e Gale. Le origini di questa strana roccia sono ancora oggetto di studio. Gli scienziati suggeriscono che potrebbe essersi formata a seguito del passaggio di acqua sotterranea nei pori della roccia, oppure potrebbe essere il risultato di processi vulcanici. In particolare, il rapido raffreddamento di goccioline di roccia fusa durante un’eruzione o l’impatto di meteoriti che condensano particelle di roccia vaporizzata potrebbero spiegare la sua formazione. Ogni meccanismo di formazione avrebbe implicazioni significative per la comprensione della storia geologica di Marte:
Non è la prima volta che strane sfere vengono avvistate su Marte. Nel 2004, il Mars Exploration Rover Opportunity ha individuato i cosiddetti ” Martian Blueberry ” (mirtilli marziani) a Meridiani Planum, e da allora il rover Curiosity ha osservato sferule nelle rocce della baia di Yellowknife, presso il cratere Gale. Solo pochi mesi fa, anche Perseverance ha individuato delle texture simili a popcorn nelle rocce sedimentarie esposte nel canale di ingresso del cratere Jezero, nella valle della Neretva. In ognuno di questi casi, le sferule sono state interpretate come concrezioni, formatesi per interazione con l’acqua di falda che circola attraverso i pori della roccia. Tuttavia, non tutte le sferule si formano in questo modo. Si formano anche sulla Terra, ad esempio, per il rapido raffreddamento di goccioline di roccia fusa durante un’eruzione vulcanica, o per la condensazione di roccia vaporizzata dall’impatto di un meteorite. La roccia, chiamata “Baia di San Paolo” dal team, sembrava composta da centinaia di sfere grigio scuro di dimensioni millimetriche. Alcune di queste si presentavano in forme più allungate ed ellittiche, mentre altre presentavano bordi spigolosi, forse a rappresentare frammenti di sferule spezzate. Alcune sfere presentavano persino minuscoli forellini! Quale stranezza geologica poteva produrre queste strane forme?
Il team di ricerca della missione Perseverance sta lavorando intensamente per determinare il contesto e l’origine di questa roccia unica. «Ciò sarà fondamentale per comprendere il loro ruolo nella storia geologica del bordo del cratere Jezero», hanno dichiarato i ricercatori in una nota pubblicata sul sito della NASA. La scoperta di questa roccia a forma di popcorn non solo arricchisce il nostro sapere sulle caratteristiche geologiche di Marte, ma offre anche nuove prospettive sulla storia del Pianeta Rosso e sulla sua evoluzione nel tempo. Con ogni nuova scoperta, il rover Perseverance continua a svelare i misteri di Marte, portando alla luce indizi che potrebbero un giorno rispondere a domande fondamentali sulla vita e sull’evoluzione del nostro sistema solare. Sullo stesso argomento:
Fonte: https://science.nasa.gov/blog/shocking-spherules/
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