Vendita di pollame vivo vietata nella Cina orientale per il virus H7N9

Le autorità nella Cina orientale hanno vietato la vendita di pollame vivo in seguito all’aumento dei casi di infezione H7N9. Da inizio anno, questo ceppo dell’aviaria – che si ritiene venga trasmesso agli esseri umani attraverso il contatto diretto con gli uccelli infettati – ha ucciso una ventina di persone.

A Hong Kong sono stati abbattuti già ventimila polli. Le importazioni di pollame fresco sono state sospese per tre settimane. Decisioni dal notevole impatto, anche a causa della vicinanza con le celebrazioni del capodanno cinese, che segnano un picco del consumo di pollame.

“È contagioso, meglio mangiare meno pollo – dice una donna -. Mi spaventa. Specialmente con l’arrivo del nuovo anno. Il virus è una questione non irrilevante, si può morire”.

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