DUE MISTERI ITALIANI: CARONIA E TREMONZELLI DOVE LE COSE SI INCENDIANO DA SOLE!



In questi ultimi mesi, due casi misteriosi legati a fenomeni elettromagnetici hanno ricominciato a far parlare di se. Entrambi in Sicilia, Il primo sulla A19, l’autostrada Palermo Catania, alla galleria di Tremonzelli, l’altro a Canneto è una frazione del comune di Caronia, in provincia di Messina.
Cominciamo a vedere il primo. Dall’inizio dell’anno Sono decine i casi di auto, camion e motociclette, andate in tilt poco prima della galleria di Tremonzelli, in entrambe le direzioni sia verso palermo che verso Catania.
I casi di impianti elettrici dei veicoli che vanno in corto circuito o di mezzi in fiamme sempre nei pressi dello stesso tunnel, in questi mesi sono aumentati, alimentando un mistero che dura da venti anni a cui per il momento non c’è alcuna risposta plausibile.
Naturalmente intorno al tunnel si sono create leggende e ipotesi fantasiose, intanto qualche giorno fa al termine di una serie di strani episodi, un’altra auto è andata a fuoco e un’utilitaria è stata improvvisamente avvolta dalle fiamme prima di entrare in galleria.
Le ipotesi sono sempre le stesse, c’è chi sospetta la presenza di campi elettromagnetici, anche se per mandare in tilt i motori dovrebbero trattarsi di basse frequenze ben oltre la soglia consentita.
Le centraline di rilevamento, installate dall’Arpa Sicilia per alcuni mesi davanti agli ingressi delle gallerie non avrebbero riscontrato alcuna anomalia.

C’è chi, , sostiene che le avarie siano causate dai circa dodici chilometri di salita in direzione Catania (dove sono avvenuti gran parte degli episodi) che portano alla galleria: i motori, magari già con qualche problema , sarebbero sottoposti a sforzo e, complici le alte temperature (gli incidenti avvengono principalmente in estate o primavera avanzata), andrebbero in tilt.
Naturalmente c’è chi parla di esperimenti militari o la presenza di fantomatiche forze aliene.

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Proseguono da giorni gli incendi inspiegabili in alcuni appartamenti della frazione Canneto in via del Mare a Caronia (Me).
una mansarda ha preso fuoco e e le Tre persone che vi abitavano sono rimaste intossicate
Nei giorni scorsi sempre nello stesso appartamento altri mobili e un materasso avevano preso fuoco e due persone erano rimaste ferite.
Gli abitanti della piccola frazione sono ovviamente impauriti e , come spesso accade, lamentano la totale assenza delle istituzioni.

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Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare una task force di tecnici per analizzare i fenomeni che a distanza di dieci anni sono tornati a verificarsi. VI RICORDO che tra IL gennaio del 2004 e la primavera del 2005 gli abitanti del posto vissero un vero e proprio incubo.
Mobili e contatori elettrici all’improvviso prendevano fuoco; lampade che esplodevano, e tutto senza un perché.
Un incubo che portò le autorità a decretare l’evacuazione del borgo. Canneto per settimane si trasformò in frazione fantasma, transennata e abitata soltanto dalle forze dell’ordine Ma gli incendi continuarono, dentro e fuori le case.
si parlò soprattutto di dispersione di energia dalla linea elettrica della ferrovia che passa proprio lì accanto. Arrivarono esperti da ogni parte d’Italia, giornalisti, tv di mezzo mondo. Si parlò persino della presenza, al largo della costa, di sottomarini nucleari
Passarono i mesi, i fenomeni scemarono e poi cessarono. La gente tornò nelle proprie case e di Canneto nessuno parlò più. A occuparsene fu però la magistratura: che nel 2008 archiviò il caso definendo i roghi “fiamme libere e di mano umana”. In altre parole: incendi dolosi
In questi giorni , però, il fenomeno ha ripresso vigore.
Fra i tanti studi realizzati da team di fisici ed esperti in fenomeni di elettromagnetismo, quello che più di tutti potrebbe spiegare l’origine di questi anomali roghi porta all’ipotesi “geofisica”. Difatti, proprio in quella zona, posta di fronte l’area di “subduzione eoliana”, la zolla africana, incuneandosi e sfregandosi al di sotto di quella europea, origina fenomeni sismici e vulcanici.
Ma non solo, l’enorme deformazione che si ottiene, nello sfregamento fra le opposte zolle, secondo Alcuni studi effettuati negli Stati Uniti d'America, , possono essere interessate da alterazioni molecolari che comportavano la liberazione di elettroni che abbandonavano la roccia e creano delle correnti elettriche, chiamate p-holes. Se questi p-holes, in scorrimento sulla terra ferma, incontrano un gruppo di case (come l’abitato di Canneto) essi tendono a penetrare nei muri di queste, accumulando cariche elettriche positive, Non è un caso se gli oggetti che bruciano abbiano una componente metallica. Non sarà un caso, infine, se la riapparizione del fenomeno, in queste settimana, sia correlata all'incremento dell'attività sismica lungo il basso Tirreno e la zona eoliana.

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