In Italia l’inquinamento luminoso impedisce l’osservazione delle stelle

Ormai ci rimane solo la Luna. Con stelle e pianeti in numero sempre minore, e la Via Lattea un lontano ricordo. Stiamo parlando del cielo notturno, quello vero, quello che si vede alzando in una notte limpida lo sguardo verso l’alto. O meglio, che si dovrebbe vedere. In molte parti del mondo, l’inquinamento luminoso ha raggiunto livelli tali da cancellare il più antico ed evocativo degli spettacoli naturali. E in cima alla classifica mondiale del cielo sporco ci siamo noi: insieme alla Corea del Sud l’Italia è infatti il paese dei G20 con le notti più deturpate dalle luci artificiali. Lo dice il nuovo atlante globale dell’inquinamento luminoso, le cui mappe aggiornate sono quelle che state vedendo scorrere ora. Appena pubblicato su Science Advances, è firmato fra gli altri da tre studiosi italiani, Pierantonio Cinzano, Riccardo Furgoni e Fabio Falchi – quest’ultimo alla guida del team internazionale che ha compiuto la ricerca.  VIDEO:

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In futuro la situazione potrebbe addirittura peggiorare: la luce dei nuovi impianti a led, infatti, pur meno dispendiosa dal punto di vista energetico, copre una porzione di spettro elettromagnetico più spostata verso il blu rispetto alle vecchie lampade al sodio. Una porzione dello spettro dalla temperatura di colore più elevata e alla quale i nostri occhi sono più sensibili Risultato: a parità di tutte le altre condizioni, la brillanza percepita aumenta di tre volte. Insomma, se non facciamo presto qualcosa, anche le costellazioni e i pianeti diventeranno specie in via d’estinzione, visibili magari solo in qualche riserva d’oscurità e sullo schermo dei computer.

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Servizio di Marco Malaspina

Per saperne di più: http://goo.gl/Xg2Q04

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L’articolo su Science Advances, “The new world atlas of artificial night sky brightness“, di Fabio Falchi, Pierantonio Cinzano et al., è disponibile qui: https://scienceadvances.altmetric.com…

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