Un conto bancario con decine di migliaia di euro e altri 115mila euro di diamanti, sono il frutto delle truffe che don Luca Morini, soprannominato da tutti “Don Euro”, un parroco di Massa Carrara, ha fatto ai fedeli a cui chiedeva continui aiuti economici. Si parla di truffa, estorsione, cessione di droga, millantato credito e appropriazione indebita nelle pagine che mettono nei guai anche il vescovo Giovanni Santucci, accusato di reati più lievi. Anzi ci sarebbe anche un terzo indagato, Emiliano Colombi, ex parroco di Avenza, accusato di aver versato sul suo conto personale il denaro che don Euro gli consegnava, trattenendo per sé ogni volta 300 euro per poi rigirare gli assegni sul conto dello stesso don Morini.
“Dammi i soldi o andrete all’inferno”. Don Luca Morini avrebbe minacciato così le suore della casa Facis: niente denaro, niente messa per vedersi aprire le porte del Paradiso.
Don Morini avrebbe estorto denaro, ad una suora, direttrice dell’istituto religioso «Figlie di nostra signora» ben 416 euro in assegno, e poi una sfilza di truffe a non finire: truffa ad un’impresa del marmo, il sacerdote chiedeva soldi a favore dei poveri della parrocchia e che invece si sarebbe intascato: circa 9mila euro. Truffa alla cooperativa Gioia, per 7.450 euro, e la Sam per 6.900 euro, persino si era spacciato per magistrato estorcendo del denaro ad un escort. Ed ancora ad un’assicurazione: agendo in concorso con il vescovo, il parroco avrebbe tratto in inganno il medico di base Marco Piolanti per ottenere «fraudolentemente il riconoscimento del vitalizio per assistenza domiciliare, così come previsto nell’apposita polizza assicurativa a copertura dei religiosi». Ha truffato anche il vescovo facendogli credere di aver bisogno di cure in un albergo di cappuccini a Gubbio,ma era falso.Si è intascato 2mila euro, donati da una donna in contanti da dare a Sant’Antonio da Padova; ha ceduto della droga a degli escort;ha acquistato una casa a 300mila euro per poi rivenderla a 5mila euro in più.