Chi non ha visto la Superluna del 3 dicembre, l’unica visibile del 2017? Il grande evento astronomico, visibile ad occhio nudo, ha offerto uno spettacolo un po’ ovunque. Forse in alcuni casi le luci delle città possono aver reso più difficile apprezzare la maggiore brillantezza, ma si può comunque osservare che la Superluna piena appare un po’ più grande di una normale Luna piena. Il canale ANSA Scienza e Tecnica ha proposto l’osservazione con la guida dell’astrofisico Gianluca Masi, nella diretta con il Virtual Telescope, del quale è responsabile.
La Superluna è una Luna piena che appare nel cielo circa il 7% più grande e il 16% più brillante perché si trova nel punto della sua orbita ellittica più vicino alla Terra (perigeo). Questo accaduto altre quattro volte nel corso dell’anno, ma si trattava di Lune nuove ed era perciò impossibile vederle. Linkiamo qui sotto alcune foto diffuse su Instagram.
La silohuette di un aereo con la Superluna diffusa da National Geographic:
La superluna vista dalla cattedrale di Ovieto (Spagna):
la superluna da Bologna:
La distanza dalla Terra è infatti pari a 357.495 chilometri, contro la distanza media di poco più di 384.000 chilometri, spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope. “La Luna – prosegue Masi – descrive attorno al nostro pianeta un’orbita marcatamente ellittica, perciò la sua distanza da noi non è costante, ma varia tra un valore minimo (perigeo) e un valore massimo (apogeo)”. La superluna vista da Trento:
la Superluna dalle Alpi innevate:
la Superluna da Yautepec, Morelos (Messico):
La seconda saluterà il 2018 nel cielo del 2 gennaio e il 31 gennaio sarà la volta della Luna Blu, come è tradizionalmente chiamata la seconda luna piena dell’anno.