Il mistero della strana crescita ossea presente negli elefanti è stata risolta dagli scienziati, che oggi possono confermare la presenza di un piccolo, “sesto dito” presente nei pachidermi. Si tratta di un osso che in precedenza veniva considerato dagli esperti come un pezzo di cartilagine errante, ma dopo le ultime ricerche si è scoperto che in realtà si tratta di un osso lungo dai 5 ai 10 cm che aiuta a sostenere i giganteschi animali. Il loro tallone poggia su un un massiccio blocco di grasso. Anche se non tutti lo sanno, esattamente come i cavalli e i cani, anche gli elefanti in realtà camminano e si sorreggono sulle punte dei piedi. “Il piede dell’elefante è ingannevolmente complesso ” afferma Matteo Vickaryous, un morfologo di vertebrati presso l’Università di Guelph in Canada, aggiungendo che “La struttura unica del piede deve essere chiaramente considerata come un’innovazione fondamentale”. Il sesto “dito” è nascosta sotto il piede. In natura esistono altri animali provvisti di una sesta appendice ossea: tra questi il panda che si serve di questa caratteristica per afferrare il bambù e la talpa, che invece la usa per scavare nel terreno. Anche se la presenza della “punta” dell’elefante è stata già suggerita più di 300 anni fa da Patrick Blair – un medico scozzese, gli elefanti sono notoriamente difficili da studiare.
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