Niente più trapano: presto dal dentista la carie si curerà con un pennello al plasma


Una buona notizia per coloro che vivono nella paura di sottoporsi all’otturazione dei denti. L’Hi-Tech è un “pennello al plasma” che può svuotare i denti cariati in soli 30 secondi, con solo una leggera sensazione di freddo per il paziente. La “paternità” dell’innovazione è dell’equipe di scienziati dell’Università del Missouri, che sono stati i pionieri della ricerca insieme ad una società di tecnologia medica Nanova e dell’equipe di Stefan Rupf dell’università Saarland ad Amburgo. Il “ Journal of Medical Microbiology” ha riferito che i lampi di plasma nell’arco di alcuni secondi sono in grado di ridurre di dieci mila volte la concentrazione di batteri dentali. Attualmente per eliminare una carie, ossia la corrosione di smalto e dentina causata da un’infezione batterica, si utilizza lo strumento del trapano, che agisce rimuovendo il tessuto infetto intaccando però l’integrità del dente.sono fiduciosi che il nuovo dispositivo segna un enorme passo avanti nella pratica dentale. Il pennello contiene un gas plasma è una nube reattiva di particelle cariche elettricamente, ossia radicali liberi, prodotta dall’azione di un forte campo elettromagnetico su acqua ossigenata vaporizzata. Questo gas oggi si utilizza per sterilizzare strumenti chirurgici sensibili al calore, poiché la temperatura di questo processo con il plasma non supera i 50 gradi. Quello utilizzato dai ricercatori tedeschi è un plasma freddo e indolore, e lo hanno sperimentato su dentina estratta da denti umani infetta dai due principali batteri responsabili della carie, Streptococcus mutans e Lactobacillus casei. L’equipe ha esposto i denti per 6, 12, 18 secondi notando che bastavano a eliminare il tessuto infetto. Maggiore è l’esposizione al gas, maggiore è la densità di batteri eliminata. Grazie alla bassa temperatura si possono uccidere i microbi preservando i denti’’, spiega Rupf. Con questa meccanismo, che non prevede un contatto fisico col dente stesso, la qualità del sorriso è assicurata, con la poltrona del destina che termina di essere un incubo.“La ricerca in questo campo ha fatto già enormi progressi – conclude Rupf – e da qui a 3-5 anni il trattamento clinico delle carie col plasma sarà realtà’’. Sempre nel campo della cura dei denti è in arrivo un’altra innovazione, la cui scoperta risale a un anno fa. Un gruppo di scienziati del Leeds Dental Institute hanno trovato una proteina che è in grado in maniera del tutto naturale di riparare i buchi sulla superficie smaltata. Questa nuova proteina agisce sul dente attirando i minerali che formano lo smalto nello stesso modo in cui il corpo crea i nuovi denti, e potrebbe essere utilizzata anche per curare la sensibilità al caldo e al freddo causata dai piccoli buchi. Questa innovazione sarà disponibile però tra circa 4 anni, come hanno dichiarato gli stessi esperti dell’equipe inglese. In Italia dichiara Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”solo uno su dieci può vantarsi di avere una bocca sana, senza un’infiammazione o una carie. Infatti il 60% tra i 13 e i 18 anni ha avuto almeno una lesione da carie, mentre tra i 19 e i 25 anni la patologia prevale all’80%. Il Nord è più sano, seguito dal Centro e dal Sud.

Lecce, 26 dicembre 2011
Giovanni D’Agata

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