Gli scienziati stimano che il livello del mare salirà a 9 pollici o più entro il 2030, fino a più di 6,6 metri entro il 2100. In previsione di un mondo più umido, la ditta francese Sitbon Architectes ha progettato questi concept per una abitabile “fattoria fitoplancton” ecologica nell’Oceano Indiano.
I Fitoplancton sono organismi microscopici che costituiscono la base della catena alimentare acquatica. Usano la clorofilla per trasformare la luce solare in energia, assorbono anidride carbonica e producono ossigeno come le piante terrestri. Essi possono avere una crescita esplosiva della popolazione alla pari dei fiori terrestri e possono ampliarsi nel corso di centinaia di chilometri quadrati nell’oceano.
Ormeggiata al fondo dell’oceano, la fattoria, chiamata Bloom, sarebbe un edificio di 5 piani, centro parzialmente immerso in cui gli scienziati potrebbero far vivere e crescere il fitoplancton, riducendo l’anidride carbonica nell’atmosfera e rilasciando ossigeno. Il processo potrebbe anche servire come sistema di allarme per le acque in aumento in caso di uno tsunami. (Anche se non sembra il posto migliore per sfuggire da uno tsunami, con le sue numerose prese d’aria.)
Il progetto è stato finalista nella premiazione dell’architizer di 2.013 premi A +. L’azienda prevede che “ogni fabbrica avrebbe la sua fioritura proprio per permettere di assorbire la CO 2 che ha creato.” In più, sembra che potrebbe coinvolgere un sacco di sport acquatici divertenti.
Ulteriori informazioni sul progetto disponibili su: http://www.sitbonarchitectes.com/#/en/urbanism/diatom/0/