Durante le tempeste – soprattutto quelle più violente – viene prodotta della luce, tra i tipi più energetici che si possono studiare sulla Terra. Si tratta dei cosiddetti Terrestrial gamma-ray flash o TGF, cioè delle esplosioni di raggi gamma ad alta energia che si verificano nella nostra atmosfera fra i 20 e i 50 chilometri dalla superficie circa mille volte al giorno. Utilizzando dati provenienti dal telescopio spaziale Fermi Gamma-ray della NASA e dalle reti terrestri di rilevamento dei fulmini, gli scienziati che seguono questi scatti fugaci di luce cercano di capire quanto gli uragani, i tifoni e altri fenomeni meteorologici influiscano sui TGF.
Sin dal suo lancio nel 2008, il telescopio Fermi ha rilevato più di 4000 esplosioni di raggi gamma ad alta energia, ognuna delle quali dura meno di un millisecondo. Di recente sono stati analizzati 37 flash di luce provocati dalle tempeste tropicali più distruttive degli ultimi anni. Come nascono questi lampi di energia? Nelle zone superiori di queste tempeste, alcuni campi elettrici diventano talmente forti da guidare una “valanga” di elettroni verso l’alto quasi alla velocità della luce. Quando questi elettroni accelerati superano le molecole d’aria, il loro percorsi cambia leggermente, e questo provoca l’emissione di raggi gamma.
Le recenti analisi mostrano che la maggior parte dei TGF genera anche un forte impulso di onde radio a bassissima frequenza, cioè i segnali precedentemente attribuiti solo ai fulmini.
Servizio di Eleonora Ferroni
Animazioni della NASA
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