Si chiama LP 40-365, la stella descritta in uno studio apparso oggi su Science, ed è una nana bianca a dir poco fuori dal comune. Strana nella composizione chimica, con un’atmosfera costituita in gran parte da ossigeno e neon ma con tracce d’elementi di massa intermedia, come alluminio e silicio. Di massa insolitamente contenuta, appena un settimo di quella del Sole. E sfreccia a velocità mozzafiato, superiore alla velocità di fuga della Via Lattea. Tutti indizi che inducono i ricercatori che l’hanno scoperta, un team d’astronomi guidato da Stephane Vennes dell’Accademia per le scienze della Repubblica Ceca, a ritenere d’essere davanti a ciò che resta di una supernova di tipo Iax: esplosioni dette “subluminose”, talmente deboli da non riuscire a distruggere completamente la nana bianca progenitrice, scaraventandone il residuo nello spazio interstellare.
Servizio di Marco Malaspina
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