Dopo Barcellona l’Italia è sotto la minaccia di attentati da parte dell’Isis che sul canale di comunicazione usato dai jihadisti su Telegram, indica l’Italia come “prossimo obiettivo”. Controlli e sbarramenti in tutte le grandi città italiane. Intanto il Ministero dell’Interno ha espulso tre immigrati islamici, due marocchini e un siriano, per motivi di sicurezza. Dall’inizio di quest’anno sono 70 gli espulsi dall’Italia.
Uno dei marocchini era un detenuto in carcere di 38 anni e aveva festeggiato l’attentato di Stoccolma. Prima lo hanno isolato in un circuito di alta sorveglianza poi lo hanno rimpatriato in Marocco.
L’altro marocchino rimpatriato, è un uomo di 31 anni con evidenti disturbi psichici. Il 4 luglio scorso si era impossessato di un minibus a Tortona (Alessandria). Fermato in evidente stato psicotico gridava di essere un soldato dello Stato Islamico.
Il terzo uomo pericoloso è stato rimandato in Siria; condannato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, era ospite forzato della cooperativa Stella del Sud, a Brognaturo (Vibo Valentia) dove si è evidenziato per condotte prevaricatrici nei confronti di altri ospiti e degli operatori. Aveva esultato per l’attentato terroristico di Manchester e tentato di avviare una operatrice del centro verso la conversione all’Islam.
Per questi motivi sono stati adottati i 3 provvedimenti di espulsione rimpatriati con accompagnamento nel proprio paese di provenienza.