Un centinaio di rifugiati e richiedenti asilo si sono accampati da giorni dopo lo sgombero dell’edificio che avevano occupato in via Curatone, a pochi passi dalla piazza romana. All’arrivo della Polizia di Stato, gli agenti sono stati ricevuti con un lancio di pietre e bombole a gas. Per questo, secondo la questura, si è deciso di usare gli idranti. I rifugiati si sono dispersi nelle vie limitrofe, due al momento le persone fermate.
Lo sgombero dello stabile occupato è stato eseguito il 19 agosto. Da allora, solo per alcuni rifugiati si sono trovate sistemazioni alternative. Mentre cooperative ricevono fondi europei dichiarando di occuparsi dell’accoglienza di queste persone, le stesse persone “accolte” restano per strada e decidono poi, in casi come questi, decidono di occupare case illecitamente. Per la polizia, l’intervento si è ritenuto necessario perchè i rifugiati avrebbero rifiutato negli ultimi giorni sistemazioni provvisorie in periferia.
Secondo il direttore generale di Amnesty International Italia, Gianni Rufini, è “paradossale che lo stato italiano, concedendo asilo politico, abbia deciso di dare protezione a molte di queste persone per poi negare loro, successivamente, ogni forma di assistenza”. L’associazione per i diritti umani ritiene che lo sgombero “dimostra ancora una volta l’assenza di serie politiche di assistenza e di alloggio da parte delle autorità capitoline”. VIDEO diffuso dalla Polizia di Stato: