Da uno studio effettuato nel Policlinico Universitario Umberto I di Roma e presso l’unità di Emodinamica dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, dopo cinque anni si è arrivati ad una straordinaria scoperta: l’infarto e l’ictus può essere causato anche dal batterio Escherichia Coli, il batterio intestinale che si trova nelle feci, il quale favorisce la formazione di coaguli nel sangue. “Entrando così in circolo nel sangue, determina infezione e innesca la coagulazione all’interno della coronaria” spiega il direttore dell’unità di Ematologia, Marcello Dominici.
La presenza di Escherichia Coli nel sangue, quindi, entra tra i fattori di rischio da tenere sotto controllo per prevenire l’insorgenza delle malattie coronariche, insieme a ipertensione, fumo, diabete e colesterolo alto. L’infarto del miocardio e l’ictus sono malattie che in Italia colpiscono ogni anno 100mila persone. Lo studio è stato condotto su un campione di 150 pazienti nei due centri di Terni e di Roma. In quasi tutti i pazienti esaminati con episodi di infarto, risultava in circolo nel sangue e nel trombo coronarico una grande quantità del batterio Escherichia Coli che non era presente invece in soggetti non colpiti dalla patologia. La scoperta segna l ‘inizio di nuovi scenari nel campo della prevenzione e della cura delle malattie coronariche, come l’infarto del miocardio e ictus che colpiscono circa 100mila italiani ogni anno.
Da oggi, quindi tra i fattori di rischio da tenere sotto controllo per prevenire l’infarto e l’ictus, oltre all’ipertensione, il fumo, il diabete e il colesterolo alto, si è aggiunto anche la presenza del batterio Escherichia Coli nel sangue.