Uno studio recente pubblicato su BMC Psychiatry ha raccontato dei sintomi di un uomo di 50 anni che soffriva di un’infezione batterica respiratoria che è stata curata con degli antibiotici. L’uomo non aveva mai utilizzato un antibiotico e ha scoperto di essere nel gruppo di quelle poche persone che al mondo soffrono di allucinazioni causati dall’assunzione di antibiotici.
Nello studio c’è la descrizione dei sintomi dell’uomo: sbalzi d’umore, sentiva voci che inesistenti, pensava che fosse Dio che l’aveva scelto per una missione speciale. Dopo aver iniziato la cura, l’uomo è stato curato con ansiolitici e tenuto sotto controllo, successivamente gli sono stati nuovamente somministrati gli antibiotici e sono tornati anche i sintomi particolati, si sentiva perseguitato, ansioso.
Questo fenomeno è molto raro, viene chiamato: antibiomania, il termine è stato coniato per la prima volta nel 2002, ma non si conoscono ad oggi i casi reali. Pascal Sienaert, docente di psichiatria presso l’Università Cattolica di Leuven in Belgio,ha pubblicato un report che riporta decine di casi di antibiomania nel 2017 considerando anche quelli pubblicati sui programmi di monitoraggio dei farmaci per l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la US Food and Drug Administration.
“Ho visto, nella mia esperienza personale, almeno tre casi, uno con episodi ripetuti”, dice Sienaert, che non è stato coinvolto nel report attuale. “I miei colleghi hanno avuto tutti dei casi. Quindi, se si sommano questi numeri in tutto il mondo. C’è certamente una sottostima dei valori“. I sintomi del paziente causati dagli antibiotici sono scomparsi dopo una settimana della fine del trattamento farmacologico.
Fonte: commentimemorabili.it