No, l’uomo NON discende dalla scimmia. La spiegazione scientifica di un errore comune

Spesso, anche sul web (e non solo) noi umani siamo stati convinti da una visione particolarmente semplicistica della teoria riguardante le origini della nostra specie: grafici e disegni che mostrano una scimmia a sinistra e un umano all’estremità opposta del riquadro lascerebbero facilmente intendere che l’uomo possa discendere effettivamente dalle scimmie attuali. Niente di più erroneo! Secondo la Scienza moderna, un percorso evolutivo è partito in maniera parallela che ha così portato alla nascita delle specie moderne di scimmia e a quella umana:

Un esemplare di bonobo

Le misurazioni genetiche indicano che il lignaggio delle scimmie che avrebbe portato all’Homo sapiens si sarebbe discostato dal lignaggio che avrebbe portato agli scimpanzé e ai bonobo, (i parenti viventi più prossimi degli esseri umani moderni), tra 4,6 e 6,2 milioni di anni fa. Gli esseri umani anatomicamente moderni sono nati in Africa circa 300.000 anni fa, e hanno raggiunto la modernità comportamentale circa 50.000 anni fa. Dire che “l’uomo discende dagli scimpanzè” o anche utilizzare il termine improprio di “scimmia” è quindi un ragionamento inesatto se non fuorviante che andrebbe sempre escluso negli ambienti scolastici a favore invece da un’analisi più accurata ed onesta a livello scientifico. Tanti anni fa, persino lo stesso padre della teoria dell’evoluzione Charles Darwin nell’Origine dell’uomo osservava che:

- Prosegue dopo la pubblicità -

- Prosegue dopo la pubblicità -

“… non dobbiamo cadere nell’errore di credere che il primitivo progenitore di tutto lo stipite delle scimmie, compreso l’uomo, fosse identico, o anche rassomigliasse molto, a qualunque scimmia che esista oggi”. Paradossalmente, le scimmie attuali condividono con noi un antenato comune tendenzialmente bipede e il cosiddetto e “leggendario” anello mancante (spesso menzionato anche dai creazionisti anti-evoluzionisti) che in realtà, secondo la Scienza moderna … non esiste! Questo perché il percorso evolutivo non andrebbe più interpretato come una linea netta tra due specie differenti ma una complessa diversificazione di specie simili tra loro – ma pur sempre distinte – che hanno condiviso ambienti ed epoche collegati. Basti pensare alla convivenza successiva tra Homo Sapiens e Homo di Neanderthal, due specie distinte di ominidi, entrambe particolarmente sviluppate e convissute nello stesso periodo per molti anni prima dell’estinzione di quest’ultima. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un interessante VIDEO-approfondimento in lingua italiana diffuso su YouTube:

- Prosegue dopo la pubblicità -
Se ti è piaciuto questo articolo e non vuoi perderti i nostri aggiornamenti pui seguirci anche su Telegram al seguente indirizzo >https://t.me/globochannel<. E' inoltre possibile seguirci su Facebook cliccando "MI PIACE" e poi "segui" su questa Pagina >www.facebook.com/GloboChanneldotcom<. GloboChannel.com è anche su twitter.com/globochannel1, su instagram.com/globo_channe_ita/ e su linkedin.com/company/globochannel.
Share via
error: Non sei autorizzato a copiare questo materiale. Per richieste e/o chiarimenti puoi scriverci.
Send this to a friend