Gli effetti del vaccino mRNA sul fegato secondo un controverso studio scientifico (che necessita di approfondimenti)

Farà senz’altro discutere il contenuto di uno studio scientifico pubblicato nel mese di febbraio del 2022 – sostenuto economicamente dal Consiglio di ricerca svedese, dall’Area di ricerca strategica Exodiab, Dnr 2009-1039, dal Fondo del governo svedese per la ricerca clinica (ALF) e dalla fondazione dello Skåne University Hospital – che ha cercato di far luce sugli effetti del tanto menzionato vaccino anti-Covid ad mRNA:

“Uno studio recente ha dimostrato che gli RNA SARS-CoV-2 possono essere trascritti e integrati nel genoma delle cellule umane [ 25 ]. Ciò fa sorgere la domanda se ciò possa verificarsi anche con BNT162b2, che codifica per l’RNA SARS-CoV-2 parziale. Nei dati di farmacocinetica forniti da Pfizer all’Agenzia europea per i medicinali (EMA), la biodistribuzione di BNT162b2 è stata studiata nei topi e nei ratti mediante iniezione intramuscolare con LNP radiomarcato e modRNA della luciferasi” – osservano i ricercatori dello studio, che hanno ricordato come “La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) causata dalla sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2) è stata annunciata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) come pandemia globale l’11 marzo 2020 ed è emersa come una devastante crisi sanitaria. A febbraio 2022, COVID-19 ha portato a oltre 430 milioni di casi di infezione segnalati e 5,9 milioni di decessi in tutto il mondo [ 1 ]. Sono urgentemente necessari vaccini efficaci e sicuri per ridurre i tassi di morbilità e mortalità associati al COVID-19. Sono stati sviluppati diversi vaccini per COVID-19, con particolare attenzione ai vaccini mRNA (di Pfizer-BioNTech e Moderna), ai vaccini vettoriali adenovirali ricombinanti difettosi per la replicazione (di Janssen-Johnson e Johnson, Astra-Zeneca, Sputnik-V e CanSino ) e vaccini inattivati ​​(di Sinopharm, Bharat Biotech e Sinovac). Il vaccino mRNA ha i vantaggi di essere flessibile ed efficiente nella progettazione e produzione di immunogeni e attualmente numerosi vaccini candidati sono in varie fasi di sviluppo e applicazione. In particolare, il vaccino mRNA COVID-19 BNT162b2 sviluppato da Pfizer e BioNTech è stato valutato in studi clinici di successo” – hanno ricordato i ricercatori che però, al termine del loro studio, sono giunti ad una discutibile conclusione:

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“Il nostro studio è il primo studio in vitro sull’effetto del vaccino mRNA COVID-19 BNT162b2 sulla linea cellulare del fegato umano. Presentiamo prove sull’ingresso rapido di BNT162b2 nelle cellule e sulla successiva trascrizione inversa intracellulare dell’mRNA di BNT162b2 nel DNA” – hanno concluso i ricercatori. Lo studio è stato menzionato dai critici del vaccino a mRNA che non vedono di buon occhio questa tecnica. Tuttavia, è bene precisare che lo studio si è focalizzato su un organo specifico e non sull’intero organismo umano. A far discutere, poi, la questione riguardante presunti effetti genotossici (sino ad oggi mai confermati dalle autorità) anch’essi spesso menzionati dai critici del vaccino anti-covid:

“Il nostro studio mostra che BNT162b2 può essere trascritto inversamente al DNA nella linea cellulare del fegato Huh7, e questo può dare adito alla preoccupazione se il DNA derivato da BNT162b2 possa essere integrato nel genoma dell’ospite e influenzare l’integrità del DNA genomico, che può potenzialmente mediare la genotossicità effetti collaterali. In questa fase, non sappiamo se il DNA trascritto inverso da BNT162b2 sia integrato nel genoma cellulare” – hanno infatti dichiarato i ricercatori, che hanno comunque precisato: “Sono necessari ulteriori studi per dimostrare l’effetto di BNT162b2 sull’integrità genomica, compreso il sequenziamento dell’intero genoma delle cellule esposte a BNT162b2, nonché i tessuti di soggetti umani che hanno ricevuto la vaccinazione BNT162b2″. Una questione, dunque, ancora tutta da chiarire. Sino ad oggi, in un documento online, l’European Medicines Agency (EMA) aveva dichiarato che “Non sono stati condotti studi di genotossicità o sul potenziale cancerogeno. Si ritiene che i componenti del vaccino (lipidi e mRNA) non presentino alcun potenziale genotossico”. Mentre sul web non manca chi, sulla delicata questione ha scrittoAveva ragione Montagnier!“, un’analisi di fact-checking sull’argomento, pur confermando l’esistenza reale della pubblicazione scientifica, ha ricordato che “uno studio va sempre rimesso in prospettiva. Come qualcosa da esaminare, non accettare acriticamente“.

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Fonti:

https://www.mdpi.com/1467-3045/44/3/73/htm#B25-cimb-44-00073

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https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/comirnaty-epar-product-information_it.pdf

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https://www.bufale.net/lo-studio-che-dimostra-che-il-preparato-pfizer-si-integra-nel-dna-prospettive-di-fact-checking/

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