Confuso dalla presenza dei lemuri sia in Madagascar, sia in India e dalla loro assenza in Africa e nel Medioriente, Sclater propose che il Madagascar e l’India fossero state un tempo parte di un continente più grande, chiamato Lemuria proprio dal nome dei lemuri. Queste teorie, formulate prima delle ricerche scientifiche moderne – che escludono l’ipotesi di continenti di grandi estensioni sommersi nelle profondità oceaniche – sono divenute negli anni oggetto di interpretazioni artistiche, menzionate in romanzi, film e fumetti. Sempre restando in un’ottica immaginaria, ma al contempo con i piedi per terra, ci chiediamo in quale contesto realistico un continente fantasioso avrebbe potuto esistere in considerazione delle correnti marine e dei fenomeni naturali che caratterizzano l’area dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano. Un interessante video-approfondimento diffuso sul web – cui link riportiamo qui sotto – ha cercato di dare una risposta a queste osservazioni, nel tentativo di colmare un vuoto grande quanto … un continente perduto. Si tratta di un filmato che parla di come gli Oceani siano in grado di influenzare i climi e le condizioni meteorologiche in tutto il mondo e di come, qualora la Terra avesse un altro continente emerso, la presenza dello stesso sconvolgerebbe tutto ciò che conosciamo sugli equilibri naturali che interessano quella zona del mondo (ed oltre). In parole povere, anche da un’affascinante leggenda (perché, lo ripetiamo ancora una volta, a parte ipotesi molto curiose, ad oggi non ci sono prove concrete dell’esistenza di Mu e/o Atlantide) possiamo imparare molto sulla realtà che ci circonda quotidianamente. Il link al video: