Bere alcolici provoca molto probabilmente dei cambiamenti nelle strutture del nostro cervello e ciò si verificherebbe anche con un consumo moderato. E’ quanto riportato dall’esito di uno studio scientifico pubblicato nel 2022:
Un team di ricercatori dell’Università della Pennsylvania e dell’Università del Wisconsin-Madison ha scoperto che anche un solo drink al giorno è associato a una riduzione delle dimensioni del cervello. Sebbene il team non abbia ancora trovato un nesso causale definitivo tra i due, l’ipotesi non fa che avvalorarsi, trasformando la percezione comune che gli alcolici possano far danni solo se consumati in grandi quantitativi. A mettere ulteriormente in guardia i consumatori è uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications con un team di ricercatori che ha studiato la risonanza magnetica cerebrale da oltre 36.000 voci nel database della biobanca britannica, (che contiene informazioni mediche e genetiche di circa 500.000 britannici di mezza età e anziani). Nel documento, i ricercatori sono giunti ad una conclusione a dir poco inquietante per la salute pubblica:
“le associazioni negative tra assunzione di alcol e macrostruttura e microstruttura del cervello sono già evidenti negli individui che consumano in media solo una o due unità alcoliche giornaliere e diventano più forti con l’aumento dell’assunzione di alcol“. Un grosso problema, anche per chi è abituato a bersi una birretta ogni tanto. “Questi risultati contrastano con le linee guida scientifiche e governative sui limiti di consumo sicuro”, ha affermato Henry Kranzler, direttore del Center for Studies of Addiction dell’Università della Pennsylvania e corrispondente autore dello studio, in una dichiarazione . “Ad esempio, sebbene l’Istituto nazionale per l’abuso di alcol e l’alcolismo raccomandi alle donne di consumare in media non più di un drink al giorno“, ha aggiunto, “i limiti raccomandati per gli uomini sono il doppio, una quantità che supera il livello di consumo associato a lo studio con volume cerebrale ridotto.” Mentre i ricercatori hanno scoperto che passare da zero a un drink non era associato a una riduzione significativa della sostanza grigia e bianca – un indicatore comune solitamente associato all’invecchiamento – passare da uno a due o due o due o tre drink al giorno ha avuto un impatto significativo:
“Non è lineare“, ha affermato Daviet, co-autore e ricercatore corrispondente presso l’Università del Wisconsin-Madison, nella dichiarazione. Il risultato di questo studio, sebbene significativi, devono ancora dimostrare in modo definitivo un nesso causale tra consumo di alcol e dimensioni del cervello. Un’interpretazione alternativa potrebbe essere che le persone con un cervello piccolo hanno maggiori probabilità di bere, ma si tratta di un’ipotesi meno convincente della prima. Indipendentemente da ciò, lo studio sottolinea il notevole impatto negativo sulla salute che il consumo di alcol può avere sul cervello, soprattutto data la ricchezza di precedenti ricerche che hanno approfondito sullo stesso alimento liquido.
