Rinchiuse in strettissime gabbie, messe all’ingrasso e costrette persino al cannibalismo per il forte stress, ben 174 volpi (come purtroppo molte altre condannate a questo tipo di maltattamento) erano destinate all’uccisione per la produzione di pellicca ma sono state salvate in tempo:
Stando a quanto si apprende, l’attivista cinese Bohe è riuscito a trarre in salvo questi animali, liberandoli poi nel giardino buddista Jilin a Mudanjiang, in Cina. Le volpi erano state tenute in minuscole gabbie, prima del salvataggio dell’azienda, che stava cessando l’attività e cercava di sbarazzarsi degli animali. Gli attivisti hanno spostato le volpi in un tempio buddista dove ora godono di una libertà di movimento molto maggiore. Il video pubblicato da Karen Gifford e diffuso su YouTube anche dalla stampa cinese: