L’omicidio si è verificato nella zona del Limpopo, una delle nove province che compongono la Repubblica del Sud Africa ed è stata la prima regione del nord ad essere classificata Riserva della Biosfera dall’UNESCO. Secondo l’Heritage Protection Group (HPG) hanno assicurato che un secondo veicolo si è fermato quando hanno visto Naude sul ciglio della strada a circa 5 km da Mokopane. Stando ad una prima ricostruzione dell’episodio, un uomo gli avrebbe sparato a sangue freddo a distanza ravvicinata. In secondo luogo, hanno affermato che dopo aver commesso l’atto sono scesi dall’auto e hanno rubato un’arma appartenente a Riaan:
“I sospetti sono poi saliti sul loro veicolo e si sono diretti in direzione di Marken”, ha detto l’organizzazione no profit che combatte il crimine. Secondo quanto riferito, il tenente colonnello Mamphaswa Seabi ha affermato che quando gli agenti di polizia sono arrivati sulla scena, hanno trovato il corpo del cacciatore all’interno del veicolo insieme a due fucili da caccia, vestiti, acqua, whisky e alcuni indumenti. Al momento, sono in corso indagini approfondite per risalire all’identità degli assassini. Una morte che torna a far discutere inevitabilmente sul personaggio: secondo gli animalisti e ambientalisti, l’uomo ucciso è stato responsabile della distruzione e dell’annientamento di dozzine di animali selvatici come zebre, leoni e giraffe, che vivevano a Phalaborwa, in Sud Africa. Come se non bastasse, faceva parte del gruppo Pro Hunt Africa, un’organizzazione di cacciatori professionisti ed Eco Safari situata nell’estremo nord del paese. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni video-approfondimenti diffusi sul web: