Gli astronomi hanno scoperto un corpo di un razzo diretto verso una collisione lunare alla fine dell’anno scorso. L’impatto è avvenuto il 4 marzo, con il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA che ha successivamente individuato il cratere risultante. Sorprendentemente, il cratere è in realtà due crateri, un cratere orientale (18 metri di diametro, circa 19,5 iarde) sovrapposto a un cratere occidentale (16 metri di diametro, circa 17,5 iarde):
Il doppio cratere era inaspettato e potrebbe indicare che il corpo del razzo aveva grandi masse a ciascuna estremità. Tipicamente un razzo esaurito ha massa concentrata all’estremità del motore; il resto della fase del razzo consiste principalmente in un serbatoio di carburante vuoto. Poiché l’origine del corpo del razzo rimane incerta, la doppia natura del cratere potrebbe indicarne l’identità:
Nessun altro impatto del corpo di un razzo sulla Luna ha creato doppi crateri. I quattro crateri dell’Apollo SIV-B avevano un profilo alquanto irregolare (Apollos 13, 14, 15, 17) ed erano sostanzialmente più grandi (maggiore di 35 metri, circa 38 iarde) di ciascuno dei doppi crateri. La larghezza massima (29 metri, circa 31,7 iarde) del doppio cratere del misterioso corpo del razzo era vicina a quella degli S-IVB.
LRO è gestito dal Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, per la direzione della missione scientifica presso la sede centrale della NASA a Washington. Lanciato il 18 giugno 2009, LRO ha raccolto un tesoro di dati con i suoi sette potenti strumenti, dando un contributo inestimabile alla nostra conoscenza della Luna. La NASA sta tornando sulla Luna con partner commerciali e internazionali per espandere la presenza umana nello spazio e riportare nuove conoscenze e opportunità.