Secondo uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Remote Sensing, i ricercatori israeliani hanno sviluppato un meccanismo per prevedere i terremoti con 48 ore di anticipo con una precisione dell’80%.
Come hanno risolto il problema?
Il team di ricerca dell’Università di Ariel e dell’Eastern Branch Research and Development Center è stato in grado di valutare i possibili fattori scatenanti di diversi grandi terremoti che si sono verificati negli ultimi 20 anni esaminando i cambiamenti nella ionosfera terrestre, lo strato sottile dell’atmosfera che si unisce il vuoto dello spazio.
I ricercatori hanno identificato grandi terremoti come quelli che hanno superato la magnitudo 6 Mw sulla scala di magnitudo Moment, che misura le dimensioni di un terremoto in funzione dello spostamento sismico.
La soluzione del team consisteva nell’utilizzare un algoritmo SVM (machine learning support vector machine) per determinare la densità di carica elettronica del contenuto totale di elettroni della ionosfera utilizzando i dati della mappa GPS. Hanno scoperto che un terremoto può essere previsto con un’accuratezza dell’80% utilizzando questo approccio.
Inoltre, con una precisione dell’85,7%, i ricercatori sono stati anche in grado di prevedere quando non ci sarà un terremoto in un determinato luogo. I ricercatori della ricerca sono: i dottori Yuval Reuvani, Li-Ad Gotlieb e Nimrod Inbar, dell’Università di Ariel, ramo orientale del Centro di ricerca e sviluppo, e il dottorando Said Asali, del Dipartimento di Informatica dell’Università di Ariel, sono stati i principali investigatori dello studio. Il Ministero dell’Energia e la Israel Science Foundation hanno finanziato lo studio.