Un video di 50 secondi ha fatto discutere il mondo sui rischi del contatto con i polpi vivi e, al contempo, sulla crudeltà che certi esseri umani riservano nei confronti di questi animali marini – riconosciute come creature senzienti dal Regno Unito – vittime a loro volta di atteggiamenti a dir poco squallidi ed irresponsabili:
Il video, condiviso nel 2019 sulla popolare piattaforma di video brevi Kuaishou, mostra l’utente Seaside Girl Little Seven che combatte un polpo mentre cerca di mangiare viva la creatura con otto braccia. Apparentemente, il polpo ha cercato di difendersi attaccandosi alla sua faccia con le ventose:
Seaside Girl Little Seven vive nella città di Lianyungang e ama i frutti di mare, secondo il suo racconto di Kuaishou. Lamentandosi anche del fatto che non sia riuscita subito a catturare l’attenzione dei suoi followers, ha tentato di raccogliere visualizzazioni filmandosi mentre divorava un grosso esemplare di polpo. L’animale ha però reagito, aggrappandosi con le ventose dei suoi tentacoli sul volto della giovane e provocando alla stessa delle piccole ferite sanguinanti sul volto. L’episodio scatenò l’ira degli utenti di tutto il mondo, che accusarono la ragazzina giovane di crudeltà nei confronti degli animali. Tuttavia, secondo l’esperta di cefalopodi Jennifer Mather, PhD, professore di psicologia all’Università di Lethbridge in Alberta che ha parlato con Vice, un polpo può “anticipare una situazione dolorosa, difficile e stressante – possono ricordarlo”, il che potrebbe spiegare il risposta dell’animale. Le braccia dei molluschi del genere Octopus sono rivestite da centinaia di ventose, secondo il National Geographic, che possono muoversi “indipendentemente grazie a un complesso fascio di neuroni che funge da cervello, permettendo all’animale di toccare, annusare e manipolare gli oggetti“. Il video (non adatto alle persone particolarmente sensibili):