I romani coltivavano ostriche, anche a Venezia. Lo ha scoperto un team di ricercatori subacquei attraverso l’analisi approfondita del fondale veneziano:

Oltre a manufatti antichi, i ricercatori hanno individuato i resti di antiche ostriche in strutture murarie e palificate individuate da Canal fino all’argine di Lio piccolo (lì dove sono ubicati i resti di un’omonima villa romana) lungo Canale Rigà, nel sito lagunare di Cavallino Treporti. Anche se risulta ancora difficile immaginare se si trattasse di un vero e proprio allevamento, gli archeologi suppongono che in queste strutture semi-sommerse le ostriche fossero comunque conservate. Inoltre, la presenza di un gargame in legno, che doveva suddividere lo spazio per mezzo di una saracinesca, farebbe pensare che questi pregiati molluschi bivalvi non fossero l’unica specie ospitata nella vasca:

Gli studiosi hanno infatti rinvenuto delle strutture fondazionali ad una profondità minore rispetto al livello del medio mare. I romani vi conservavano anche cozze o crostacei? Potrebbe essere un’ipotesi. La struttura consisteva un una rete di fitte palificate infisse su un fondale argilloso compatto che sostenevano dei camminamenti in mattoni rivestiti di cocciopesto. Numerosi resti di affreschi di pregio, in corso di analisi e di mosaici bianchi e neri completano il quadro. Le indagini sono state dirette da Carlo Beltrame, professore associato di archeologia marittima del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia. I video:

A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni servizi televisivi diffusi sul web:

Venezia, trovato un allevamento di ostriche di epoca romana in laguna – link video:

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