Alcuni scienziati russi hanno dichiarato di aver individuato un approccio alla sintesi di molecole che modifica l’attività biologica di una sostanza sotto l’influenza di un laser. Ciò è dovuto all’isometria, un cambiamento nella disposizione spaziale delle molecole di una sostanza:
Secondo gli autori della ricerca scientifica, tali composti chimici potranno essere utilizzati in futuro per la terapia mirata delle malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer. Scienziati del Centro di ricerca federale di San Pietroburgo dell’Accademia delle scienze russa (SPb FRC RAS) e dell’Università statale di San Pietroburgo (SPbGU) hanno trovato un modo efficace per sintetizzare molecole per la terapia mirata delle malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer. Le sostanze risultanti sono in grado di modificare la loro attività biologica sotto l’influenza della radiazione laser. Lo ha riferito a RT il servizio stampa del Ministero dell’Istruzione e della Scienza. I risultati dello studio sono stati supportati da una sovvenzione della Russian Scientific Society e pubblicati sul Russian Journal of General Chemistry.
Gli scienziati hanno scoperto che sotto l’influenza di un laser con determinate caratteristiche, le molecole dei composti ottenuti (appartengono al gruppo delle anidridi) cambiano la loro disposizione spaziale – si trasformano in isomeri della sostanza originale. Gli isomeri hanno la stessa formula chimica, ma hanno attività biologiche diverse.
“In precedenza, abbiamo già ottenuto diversi composti che hanno modificato la loro attività biologica sotto l’azione di un laser, ma poi i cambiamenti strutturali erano insignificanti. Nel caso dell’anidride, per la prima volta abbiamo chiaramente dimostrato che un laser può cambiare l’intera molecola nel suo insieme“, ha affermato Anastasia Egorova, ricercatrice senior presso il Laboratorio di ricerca ecologica e chimica naturale del Centro di ricerca federale di San Pietroburgo di l’Accademia Russa delle Scienze, a RT. Secondo Egorova, i composti ottenuti sono atossici e allo stesso tempo sono in grado di bloccare l’attività degli enzimi che influenzano lo sviluppo di malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer.
“In futuro, speriamo di ottenere un farmaco terapeutico a base di anidride che, utilizzando la radiazione laser, possa “accendersi” selettivamente solo in una determinata area del corpo del paziente”, ha aggiunto l’autore dello sviluppo. Per ottenere tali risultati, gli scienziati hanno modificato il metodo di sintesi delle molecole del gruppo delle anidridi. I chimici hanno applicato un nuovo approccio in una delle fasi della sintesi – nel processo di decomposizione dei prodotti di reazione intermedi. In precedenza, gli specialisti ottenevano questo risultato soffiando gas di anidride solforosa attraverso un liquido, ma il nuovo metodo si basa sul mantenimento della temperatura di reazione nell’intervallo di 20–23 °C. La fase finale della sintesi è stata eseguita dagli scienziati in un ambiente inerte: il suo ruolo è stato svolto dal gas argon.
“Abbiamo sviluppato un nuovo approccio controllato per la sintesi di composti del gruppo anidride. Sebbene siano conosciuti dalla metà del XX secolo, solo negli ultimi anni abbiamo scoperto che la loro attività biologica può essere controllata con un laser“, ha spiegato Anastasia Egorova. In futuro, gli scienziati hanno in programma di studiare in dettaglio i composti ottenuti per valutarne la sicurezza per il corpo umano. Attualmente, gli esperti prestano grande attenzione alla cosiddetta consegna mirata (o mirata) dei farmaci. Stiamo parlando di metodi che consentono di attivare specificamente l’azione del farmaco solo nell’organo malato al fine di ridurre gli effetti collaterali negativi del trattamento per l’intero organismo.
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