La foto dei resti di una creatura apparentemente simile a un dinosauro – o almeno, per le persone meno esperte – è stata nuovamente rilanciata sul web a distanza di tempo:
Si tratta di una foto scattata nel 2017 in uno scavo a Jaspur, una piccola città a 110 km da Nainital. Stando a quanto si apprende, la carcassa era stata trovata in un’area dove un tempo sorgeva una vecchia centrale elettrica. La scoperta, riferiscono gli autori, è stata regolarmente segnalata al Dipartimento forestale ed al dipartimento archeologico. La foto del misterioso animale ha fatto il giro del web, divenendo in poco tempo virale e scatenando, come spesso accade in questi casi, ipotesi fantasiose se non vere proprie fake news per il solito clickbait:
C’è chi parla di un piccolo dinosauro sopravvissuto che sarebbe morto dopo essersi rifugiato in una casa limitrofa al luogo del ritrovamento, altri persino avanzano l’ipotesi che la carcassa possa testimoniare esperimenti di clonazione segreti per far resuscitare animali estinti. Tutte ipotesi prive di fondamento che aiutano i siti di disinformazione a raccogliere visite facili, incassare soldi e causare danni a livello culturale. A confermare i nostri legittimi dubbi è l’analisi della carcassa:
I resti di questo animale misurerebbero circa 29 centimetri di lunghezza, con la sola coda lunga circa 5 cm. Come riportato anche su altre fonti più attendibili, la carcassa ha solo apparentemente la forma di un dinosauro e osservando le forme di bacino, anche ed altre ossa, si può dedurre che questa carcassa non appartenga nemmeno ad un uccello (classe di animali oggi considerata come “dinosauri non aviani“, unica sopravvissuta all’estinzione di massa della fine del Cretacico):
In conclusione, escludendo le due prime ipotesi – quella di un dinosauro preistorico e di un uccello moderno – pare sia del tutto plausibile che questa carcassa appartenga ad un mammifero della famiglia dei mustelidi. E’ probabile, dunque che quella ritrovata nel 2017 fosse in realtà una martora o una mangusta asiatica in una sorta stato di mummificazione naturale. All’epoca dei fatti – guarda caso diffusi proprio durante il periodo della distribuzione della serie cinematografica “Jurassic World” – autorità hanno deciso di inviare i resti al Wildlife Institute of India (WII) con sede a Dehradun per ulteriori indagini. Del “dinosauro” non si è saputo più nulla.
