Messa in discussione la scoperta della presunta prima sepoltura conosciuta di esseri umani

Ha fatto molto parlare di se un documentario Netflix – pubblicato nel 2023 – che rivela  scene mozzafiato di una caverna angusta piena zeppa di fossili ossei che, sostengono, sono i resti della prima sepoltura conosciuta dagli umani o dai loro parenti estinti:

Le sepolture dichiarate si trovano nel sistema di grotte Rising Star vicino a Johannesburg, in Sud Africa. Nel 2015, un team co-guidato da Berger ha riportato la scoperta di circa 1.500 ossa e denti di almeno 15 individui appartenenti a una nuova specie di ominidi che hanno chiamato Homo naledi ² . Tuttavia, quattro scienziati che hanno revisionato il documento facendo quelle affermazioni hanno definito le prove a sostegno “inadeguate“, in una valutazione che si trova accanto al documento nella rivista ad accesso aperto eLife ¹. Gli studi sono un test di alto profilo del nuovo modello editoriale di eLife , in cui non accetta più formalmente documenti, ma li pubblica invece insieme ai rapporti dei revisori paritari. La ricerca riguarda l’Homo naledi occupa una zona liminale creata dalla collisione della scienza altamente pubblicizzata con i modelli mutevoli di pubblicazione e revisione tra pari. Il trailer del discusso documentario:

“Voglio capire come sono arrivati ​​i fossili di H. naledi . Sono fossili molto importanti e fondamentali per comprendere l’evoluzione umana “, ha affermato Jamie Hodgkins, paleoarcheologo presso l’Università del Colorado Denver, che è stato uno dei quattro revisori dello studio per eLife . Tuttavia, “alla fine non c’era alcuna scienza nel giornale”. Lee Berger, un paleoantropologo con sede presso la National Geographic Society di Washington DC, che ha co-condotto la ricerca, afferma che il suo team sostiene le affermazioni della ricerca. Gli autori intendono riformulare l’articolo, tenendo conto dei commenti dei revisori.