22 morti per l’eruzione del vulcano Marapi: ecco cosa è accaduto secondo l’analisi scientifica dell’Ingv – foto e video

L’eruzione esplosiva di domenica 3 dicembre 2023 del vulcano Marapi, sull’isola di Sumatra in Indonesia, ha generato una nube eruttiva che si è sollevata di circa tre chilometri sopra la cima del vulcano (alcune stime basate su immagini satellitari hanno addirittura dato 15 km di altezza) e flussi piroclastici, causando la morte di almeno 22 persone:

Fino a lunedì 4 dicembre erano state ritrovate undici vittime, altri undici corpi privi di vita sono stati rinvenuti nella giornata di martedì, ma mancano ancora all’appello dei dispersi. Al momento dell’eruzione erano presenti sul vulcano circa 75 escursionisti. Molti feriti hanno richiesto cure per le ustioni riportate in seguito all’esposizione alle elevate temperature di cenere e materiale piroclastico. La cenere ha ricoperto i villaggi circostanti; questo, insieme al proseguimento dell’attività eruttiva e alla presenza di nubi stanno rendendo difficili i soccorsi e le ricerche. Il Centro per la vulcanologia e la mitigazione dei disastri geologici – Agenzia geologica indonesiana (https://vsi.esdm.go.id) sta seguendo il fenomeno emettendo bollettini e report di attività. Il Monte Marapi (da non confondersi con il più famoso Merapi, sull’isola di Giava), il cui significato in lingua indonesiana è “Montagna di fuoco”, si trova nella parte centro occidentale dell’isola di Sumatra ed è alto circa 2885 metri. Gli effetti delle sue eruzioni sono solitamente confinati all’area sommitale dove sono presenti diversi crateri (figura 1), il più attivo dei quali è chiamato Verbeek, in onore di un vulcanologo olandese famoso per il suo studio dell’eruzione del Krakatau del 1883. Tutta l’Indonesia è nota per l’intensa attività sismica e vulcanica, e fa parte del cosiddetto Anello di Fuoco del Pacifico (figura 2).

- Prosegue dopo la pubblicità -
Figura 2 - Cratere del vulcano Marapi, fotografia scattata nell’anno 2006 da personale INGV
Figura 1 – Cratere del vulcano Marapi, fotografia scattata nell’anno 2006 da personale INGV.
Figura 1 - Ubicazione e stato di attività dei vulcani indonesiani. Mappa dal sito https://magma.esdm.go.id/v1
Figura 2 – Ubicazione e stato di attività dei vulcani indonesiani. Mappa dal sito https://magma.esdm.go.id/v1.

Anche se non si conoscono eruzioni devastanti del Marapi – quasi tutti gli eventi documentati negli ultimi 250 anni hanno avuto un indice di esplosività (VEI) 1 o 2 – non è la prima volta che questo vulcano causa delle vittime. Il 30 aprile 1979, in occasione di precipitazioni torrenziali, 80 persone sono morte travolte da colate di fango (lahars), mentre il 5 luglio 1992 un escursionista ha perso la vita e altri 5 sono stati feriti da un’esplosione, mentre si trovavano vicino al cratere attivo (figura 1). L’ultima attività eruttiva risale all’inizio di quest’anno. Nonostante la possibilità di eruzioni improvvise, il Marapi è divenuto una meta molto popolare per gli escursionisti. La tragedia attuale ha visto coinvolta anche una comitiva di studenti. L’Italia con l’INGV e l’Indonesia con il Centre for Volcanology and Geological Hazard Mitigation (CVGHM) collaborano dal 2005 per la mitigazione del rischio vulcanico, con attività concentrate proprio nell’area ovest di Sumatra e sul vulcano Marapi. Grazie a questa collaborazione, nel 2006 è stata installata una rete sismica a larga banda composta da 4 stazioni e basata su sensori prodotti presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Oltre alla rete sismica, è stato realizzato un Centro di Monitoraggio in prossimità del vulcano per l’acquisizione e l’analisi dei dati. Per ulteriori dettagli sul vulcano Marapi e sulla rete installata è possibile consultare una pubblicazione realizzata nel 2009, curata dal personale INGV che ha effettuato queste attività. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni video diffusi sul web:

- Prosegue dopo la pubblicità -

Fonte: https://ingvvulcani.com/2023/12/05/la-tragica-eruzione-del-vulcano-marapi-indonesia-del-3-dicembre-2023/

#vulcani #ingvvulcano #vulcano #vulcanologia

- Prosegue dopo la pubblicità -
Se ti è piaciuto questo articolo e non vuoi perderti i nostri aggiornamenti pui seguirci anche su Telegram al seguente indirizzo >https://t.me/globochannel<. E' inoltre possibile seguirci su Facebook cliccando "MI PIACE" e poi "segui" su questa Pagina >www.facebook.com/GloboChanneldotcom<. GloboChannel.com è anche su twitter.com/globochannel1, su instagram.com/globo_channe_ita/ e su linkedin.com/company/globochannel.