Secondo gli ornitologi, i cosiddetti “botti” di Capodanno (ovvero i petardi o i fuochi pirotecnici) hanno una serie di conseguenze negative sugli uccelli, sia a breve che a lungo termine:
A breve termine, i botti provocano negli uccelli uno stato di stress intenso, che si manifesta con un aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, del rilascio di ormoni dello stress e del disorientamento. Queste reazioni possono portare a una serie di comportamenti anomali, come il volo disorientamento, l’abbandono dei nidi e l’interruzione delle migrazioni. In particolare, gli uccelli migratori sono particolarmente vulnerabili ai botti, poiché sono già in uno stato di stress dovuto alla fatica del viaggio. I botti possono infatti farli perdere la rotta, inducendoli a volare verso destinazioni sbagliate o a fermarsi in aree inadatte alla loro sopravvivenza. A lungo termine, i botti possono avere un impatto negativo sulla salute degli uccelli, aumentando il rischio di malattie e di mortalità. Inoltre, i botti possono danneggiare l’udito degli uccelli, rendendoli più vulnerabili ai predatori. In Italia, l’uso dei botti di Capodanno è vietato in alcune città, ma la legge non è sempre applicata. Per ridurre l’impatto dei botti sugli uccelli, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli di questi eventi e promuovere l’uso di alternative più rispettose dell’ambiente. Ecco alcuni consigli per ridurre l’impatto dei botti sugli uccelli:
Evitare di sparare botti in prossimità di aree frequentate da uccelli, come parchi, giardini e riserve naturali vUtilizzare botti a basso rumore o di tipo pirotecnico. Scegliere alternative più rispettose dell’ambiente, come fuochi d’artificio a batteria o spettacoli di luci. Infine, considerato che l’inquinamento atmosferico causato da queste esplosioni causa anche il rilascio di ossido di azoto, ossido di zolfo, monossido di carbonio e metalli pesanti, è importante che l’esplosione dei “botti” causa non solo danni ambientali e agli animali ma anche, inevitabilmente agli esseri umani. Dunque, a prescindere dalla presenza di uccelli in zona, sconsigliamo l’uso dei botti sempre ed ovunque. Si consideri che l’ARPA Lombardia nel 2022, ha rilevato che il 6% delle emissioni totali di PM10 (polveri sottili considerate cancerogene) nella regione è attribuibile ai fuochi d’artificio del Capodanno. Che senso ha sperare in un anno migliore e inserire la tutela della biodiversità nella nostra Costituzione se non siamo disposti a rinunciare a botti e fuochi d’artificio per la sua salvaguardia?
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