Ci sono studi che suggeriscono che la Terra, in un passato molto remoto, potrebbe aver avuto un sistema di anelli simile a quello di Saturno. Questo fenomeno sarebbe potuto derivare dalla collisione con un grande corpo celeste, che avrebbe potuto generare detriti in orbita attorno al pianeta. Questi detriti avrebbero potuto formare anelli temporanei prima di ricadere sulla Terra o aggregarsi per formare la Luna:
“Tutti i grandi pianeti del nostro sistema solare hanno anelli, ed è stato suggerito che Marte potrebbe aver avuto un anello in passato. Ciò solleva la questione se anche la Terra avesse un anello in passato. Qui, esaminiamo le paleolatitudini di 21 crateri da impatto di asteroidi da un anomalo periodo di ∼40 milioni di anni fa di craterizzazione da impatto di meteoriti potenziata, noto come picco di impatto dell’Ordoviciano, e scopriamo che tutti i crateri ricadono in una fascia equatoriale a ≤30°, nonostante circa il 70% di crosta esposta, potenzialmente in grado di preservare i crateri, si trovi al di fuori di questa fascia. L’inizio di questo periodo è segnato da un grande aumento del materiale di condrite. L’accumulato nelle rocce sedimentarie a 465,76 ± 0,30 milioni di anni fa, che, insieme al picco di impatto, è stato a lungo suggerito come risultato della rottura del corpo genitore della condrite L nella fascia degli asteroidi” – si legge nella pubblicazione di uno studio scientifico pubblicato nel 2024 che aggiunge:
“Il nostro calcolo di probabilità binomiale indica che è altamente improbabile che la distribuzione dei crateri osservata sia stata prodotta da bolidi su orbite direttamente dalla fascia degli asteroidi ( P = 4 × 10 –8 ). Proponiamo quindi che, invece, un grande frammento del corpo genitore della condrite L si sia rotto a causa delle forze di marea durante un incontro quasi accidentale con la Terra a circa 466 Ma. Data la longevità del picco di impatto e l’accumulo di detriti di condrite L ospitati nei sedimenti, suggeriamo che un anello di detriti si sia formato dopo questo evento di rottura, dal quale materiale è deorbitato per produrre la distribuzione dei crateri osservata. Ipotizziamo inoltre che l’ombreggiatura della Terra da parte di questo anello possa aver innescato il raffreddamento nel periodo di ghiacciaia globale Hirnantiano” – si legge. E’ opportuno tenere a mente che questa teoria è ancora oggetto di ricerca e discussione all’interno della comunità scientifica, ma offre uno spunto interessante su come i pianeti possono evolversi nel tempo. Lo studio scientifico è consultabile al seguente link: https://doi.org/10.1016/j.epsl.2024.118991.
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