Ricci in difficoltà: quando è opportuno intervenire per il recupero e quando è invece importante lasciarli in pace nel loro habitat naturale

Premessa: il riccio è una specie protetta e non può essere prelevato senza autorizzazione per la vita in cattività. In alcune circostanze, però, un esemplare in difficoltà può essere segnalato alle autorità competenti o consegnato ad un Centro Recupero Animali Selvatici (Cras). Sempre più spesso, anche nei centri abitati, incontriamo questi simpatici e curiosi mammiferi. I ricci, con il loro aspetto pungente e le abitudini crepuscolari, catturano la nostra attenzione e suscitano un forte desiderio di proteggerli:

Perché un riccio di giorno è un segnale d’allarme?

Essendo animali notturni, i ricci escono dalle loro tane al crepuscolo per procacciarsi cibo. Se ne incontriamo uno durante il giorno, è probabile che stia vivendo una situazione di difficoltà. Potrebbe essere ferito, malato o disorientato.

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Quando intervenire?

  • Ferite evidenti: Tagli, escoriazioni, difficoltà a muoversi sono tutti segnali che richiedono un intervento immediato.
  • Stato di prostrazione: Se il riccio è sdraiato su un fianco e non reagisce agli stimoli, è in una condizione critica.
  • Parassiti: Infestazioni da zecche o larve possono indebolire notevolmente l’animale.
  • Cuccioli orfani: Se i cuccioli sono soli e presentano segni di sofferenza, è necessario intervenire.

Come intervenire correttamente?

  • Contattare un centro di recupero: È fondamentale affidare il riccio a esperti che possano fornire le cure adeguate.
  • Trasporto sicuro: Utilizzare una scatola di cartone con dei fori per l’aerazione, posizionando al suo interno della carta assorbente e una fonte di calore (ad esempio, una bottiglia d’acqua calda avvolta in un panno).
  • Non somministrare cibo o farmaci: Lasciare queste operazioni ai professionisti.
  • Rimozione delle zecche: Prendere la zecca alla base con una pinzetta e ruotarla delicatamente fino a staccarla. Evitare di schiacciarla e di applicare sostanze sulla zecca stessa.

Cosa fare se trovo una famiglia di ricci?

  • Cuccioli con la mamma: Osserva da lontano, la mamma tornerà presto.
  • Cuccioli orfani nel nido: Attendi qualche ora, la mamma potrebbe essere in cerca di cibo.
  • Cuccioli sparsi e sofferenti: Intervenire immediatamente e contattare un centro di recupero.

Ricci feriti dalla strada:

Se trovi un riccio ferito sul ciglio della strada, spostalo in un luogo sicuro nelle vicinanze, evitando di trasportarlo lontano dal suo territorio.

Ricci sottopeso:

Alla fine dell’autunno, i ricci dovrebbero pesare almeno 550-600 grammi per affrontare il letargo. Se un riccio è sottopeso, è fondamentale affidarlo ad un centro di recupero specializzato.

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Ricci in inverno:

Durante i mesi freddi, i ricci dovrebbero essere in letargo. Se ne vedi uno attivo, potrebbe essere malato e necessitare di cure.

Ricorda:

  • I ricci sono animali selvatici e devono essere reintrodotti nel loro habitat naturale una volta guariti.
  • Non tentare di allevare un riccio a casa perché, a meno che tu non abbia un permesso speciale dalle autorità, è illegale.
  • Rispetta la natura e contribuisci alla sua conservazione.

Aiutare un riccio in difficoltà è un gesto nobile, ma è importante farlo nel modo corretto. Contattando un centro di recupero, potrai garantire a questi piccoli mammiferi le cure necessarie e contribuirai alla loro sopravvivenza.

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Quando è opportuno intervenire:

  • Cuccioli isolati e in pericolo: Se trovi un cucciolo di riccio da solo, senza la madre, e sembra in pericolo (ferito, infreddolito, con parassiti, o in un luogo esposto), è fondamentale intervenire.
  • Nido distrutto: Se il nido è stato completamente distrutto e i cuccioli sono esposti agli elementi, è necessario recuperarli.
  • Cuccioli molto piccoli in tardo autunno o inverno: Se i cuccioli pesano meno di 450 grammi e si trovano in un periodo dell’anno in cui il letargo è imminente, è consigliabile recuperarli per garantire loro cure adeguate.
  • Cuccioli sofferenti: Se i cuccioli presentano segni di sofferenza, come difficoltà a muoversi, piaghe aperte o occhi chiusi, è urgente portarli in un centro di recupero.

Quando è opportuno lasciarli in pace:

  • Cuccioli nel nido con la madre: Se i cuccioli sono nel loro nido e la madre è nei paraggi, è meglio lasciarli in pace. La mamma riccio si prenderà cura dei suoi piccoli.
  • Cuccioli sani e attivi: Se i cuccioli sembrano sani e attivi, è meglio non disturbarli.
  • Cuccioli più grandi in autunno: Se i cuccioli pesano più di 500 grammi e si trovano in autunno, possono essere lasciati in natura. Puoi però aiutarli fornendo loro acqua e cibo (crocchette per gattini) per superare la stagione fredda.

Cosa fare in caso di dubbio:

Se non sei sicuro di cosa fare, contatta il più presto possibile un centro di recupero animali selvatici. I volontari sapranno consigliarti al meglio e, se necessario, ti indicheranno il centro più vicino a cui portare il riccio.

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Come trasportare i cuccioli:

  • Scatola di cartone: Utilizza una scatola di cartone abbastanza grande da contenere i cuccioli.
  • Riscaldamento: Se fa freddo, metti della carta assorbente o dei stracci nella scatola per creare un ambiente caldo e confortevole.
  • Trasporto delicato: Maneggia i cuccioli con molta delicatezza, evitando di toccarli troppo.
  • Silenzio: Mantieni un ambiente tranquillo durante il trasporto per non stressare i cuccioli.

Cosa non fare:

  • Non tentare di allevare i cuccioli da soli: I ricci sono animali selvatici e hanno bisogno di cure specifiche.
  • Non dare da mangiare ai cuccioli senza il consiglio di un esperto: Una dieta sbagliata può causare gravi problemi di salute.
  • Non utilizzare prodotti chimici per pulire i cuccioli: Potrebbero essere tossici.

Ricorda:

  • Agisci in fretta: Il tempo è prezioso quando si tratta di salvare un animale in difficoltà.
  • Contatta un centro di recupero: Loro hanno le competenze necessarie per fornire le cure adeguate ai ricci.
  • Rispetta la natura: Lascia in pace gli animali selvatici quando non sono in pericolo.

Link utili:

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