Molto spesso, più di quanto immaginiamo, la muffa è presente nelle nostre abitazioni e può provocare danni non indifferenti portando a soffrire di alcuni sintomi come: febbre, asma e problemi cutanei. Se poi il problema non viene seguito da un medico che conosce medicina ambientale, potrebbe essere curato male, perchè si cercherebbe di eliminare i sintomi, ma le cause rimarrebbero ben presenti e questo comporterebbe conseguenze per tutta la vita.
La muffa fa parte della nostra vita, è normale che ci sia, ma se presente costantemente nelle nostre case e viene inalata, può provocare parecchi problemi. Spesso questa è causata da infiltrazioni di acqua, causati da crepe o problemi ai muri e questo produce muffa. Molti sono gli esperti che sono d’accordo nell’asserire che molte tipologie di allergie sono legate alla presenza di muffa in casa. Atri sintomi, poco noti legati alla presenza costante di muffa sono: problemi di memoria, cambiamento d’umore, sentirsi agitati o arrabbiati senza un perchè reale, avere difficoltà a concentrarsi e avere continui mal di testa. O al contrario ci si può sentire iperattivi e avere anche crisi di panico. I sintomi forse più conosciuti, invece sono tosse, raffreddori persistenti, starnuti continui, sfoghi cutanei, pruriti e anche dolori articolari.
La cosa più strana e particolare, a volte non riconducibile direttamente alla muffa, ma che in molti casi è strettamente correlata, sono degli effetti legati ai comportamenti: è capitato che bambini a contatto con della muffa non riuscissero più a scrivere correttamente. Questo però è un dato che pochi conoscono, quindi se un insegnante o un genitore nota cose del genere, difficilmente penserà ad un problema ambientale, ma ci si allarmerà pensando che il bambino in questione abbia delle lacune o dei problemi. Invece molto spesso anche il non riuscire a concentrarsi o a non disegnare o scrivere correttamente può essere legato ad una questione ambientale o anche a effetti allergici legati a qualcosa che si è mangiato.
Oppure altri tipi di purificatori d’aria utili possono essere quelli che utilizzano il metodo chiamata PCO (photocatalytic oxidation, ossidazione foto catalitica) tramite ozono, in grado di distruggere anche i germi, ma alcune persone possono essere sensibili all’ozono e quindi in questo caso va evitato. Anche se l’ozono è uno dei pochi metodi che si estingue presto nell’ambiente e quindi non lascia traccia a differenza di altri prodotti chimici che possono danneggiare se vengono utilizzati a lungo. Inoltre, anche se per le persone non è dannoso, può esserlo per animali o piante, quindi va evitato in loro presenza. Dopo averlo utilizzato basta arieggiare.
Fonte: ambientebio.it