Il nuovo film diretto da Louis Leterrier e omonimo remake del famoso Clash of the Titans del 1981 Desmond Davis sta ricevendo dei discreti se non ottimi plausi per il lavoro degli effetti speciali.
Non a caso al film ha collaborato lo storico Ray Harryhausen il quale deve aver effettivamente regalato alla produzione del nuovo film un che di nostalgico omaggiano la vecchia pellicola, non a caso a metà film tra gli innumerevoli omaggi spicca quello della civetta “Bubo” vista nel film originale (qui snobbata nella storia ma comunque presente in un cameo). Abbiamo pensato di fare una graziosa top ten delle dieci creature che secondo noi hanno espresso un’interpretazione realistica in questo nuovo lungometraggio, vi ricordiamo che qui sotto ci sono spoiler inerenti alle creature del
film, per cui se non avete ancora visto Scontro tra Titani e non volete rovinarvi la sorpresa vi conviene non leggere quello che c’è qui sotto. Detto questo, partiamo con la Top 10:
1° Posto – Pegasus: Il famosissimo cavallo alato ricompare nel nuovo film con una colorazione diversa, dal bianco dei suoi simili che vediamo in gruppo a metà film la creatura si mostra al pubblico con un affascinante e piuttosto inaspettato manto nero. Nel film la creatura è incredibilmente realistica, di fatto è quasi impossibile percepire un senso di artificialità del cavallo alato. Era da tempo che non lo vedevamo sullo schermo in tutta la sua bellezza. Un plauso ai realizzatori.
2° Posto – Le Streghe: Veramente orripilanti nell’aspetto, per il makeup usato nel film per le attrici che le interpretano sembrano uscire da qualche film horror degli anni ’80 dove il trucco dal vivo la faceva da padrone. Anche la realizzazione dell’occhio che utilizzano per vedere è ben sfruttata per l’occasione e per i meno abituati al cinema sarà sicuramente l’occasione buona per voltare la testa. Anche per loro vale un’ottima credibilità.
3° Posto – Il Kraken: Alla fine del film appare in tutta la sua mastodontica brutalità. E’ una creatura spaventosa sopratutto per la sua grandezza, chi ha avuto l’occasione di vederlo in 3D al cinema confermerà. Nonostante questo forse al Kraken manca un pò di originalità, il suo nuovo aspetto è fin troppo “moderno”. Qualcuno ha paragonato il suo volto ad un incrocio tra il Rancor de “Il Ritorno dello Jedi” e il Nemesis di “Resident Evil” (un pò come lo era stato per la versione del 1981 che ricordava vagamente la creatura vista nel film “Il Mostro della Laguna Nera”). Comunque sia non delude le aspettative, in tutta la sua magnificenza e in quel poco di tempo che appare nel film il Kraken riesce a perfettamente allo scopo di intrattenere il pubblico alla vecchia maniera.
4° Posto – Medusa: Anche qui nel complesso la creatura è di una buona credibilità, soprattutto nel sonoro: le sue risate riecheggiano nelle scene in cui il protagonista ne è alla ricerca. I suoi tratti femminili sono accentuati proprio nella voce (anche se non parla), nelle urla finali di quest’ultima che danno proprio l’idea di una creatura per metà serpente e per metà donna. Non può essere paragonata a Pegasus a livello realistico perchè in questo caso si può certamente notare l’onnipresente presenza del digitale. Si tratta comunque della migliore trasposizione vista sullo schermo.
5° Posto – Il Djinn: Questa è una delle nuove creature entrate a far parte delle avventure di Perseo. Visivamente rendono perfettamente l’idea allo stesso modo di come vengono descritti nel film, si tratta di guerrieri ultracentenari con magici poteri in grado di contrastare alcuni dei Titani (medusa in primis) e dalla caratteristica pelle coperta da pezzi di legno. Sicuramente una creatura/personaggio molto interessante, forse non originalissimo ma piuttosto intrigante, anche divertente in certi punti.
6°Posto – Calibos : Non è un vero e proprio mostro, ma una creatura leggendaria lo è di certo. Rispetto al film del 1981 (dove aveva delle sembianze simili a quelle del minotauro) qui viene rappresentato come un uomo sfigurato dalla maledizione degli dei, il trucco e gli effetti speciali dal vivo sono veramente di una qualità eccelsa e rendono il personaggio interpretato da Jason Flemyng veramente brutale, sia nei gesti che nell’aspetto.
7° Posto – Caronte: E’ veramente un tocco vecchio stile quello legato alla realizzazione del nuovo Caronte, forse manca di personalità ma ha comunque un aspetto degno del nome che lo raffigura.
8° Posto – Gli Scorpioni: Veramente famelici e intelligenti gli scorpioni giganti nati dal sangue e dalla mano di Calibos che vediamo nel film. Forse sanno un pò di “già visto” al cinema ma di sicuro vanno a completare quella vasta categoria di mostri classici che spopolano nella pellicola. Niente di totalmente nuovo per i cinofili e gli amanti del genere ma davvero molto realistici.
9° Posto – Bubo!: E’ la civetta protagonista del film originale, il “meno mitologico” delle creature della versione del 1981 ritorna in un veloce cameo nel film quando in una breve scenetta il protagonista lo trova per caso mentre gli altri sono impegnati ad armarsi fino ai detti. Il creatore originale del film, Ray Harryhausen, lo ideò cercando di creare un personaggio “spalla” simpatico emulando R2-D2 di Guerre Stellari. Probabilmente in questo film la sua presenza non era l’ideale per i produttori che lo hanno comunque omaggiato nella breve scenetta, regalando al film quel tocco di classe in più che normalmente nei nuovi remake non ci si aspetterebbe.
10° Posto – Le Furie: Classiche creature volanti digitali, niente di troppo innovativo, forse si tratta delle creature volanti più dark viste in un film, ma le loro apparizioni sono veloci e poco significative, fanno da contorno alla furia di Ade (e qui torna la similitudine con il nome) fungono proprio da “furia divina” di un dio malefico, sono comunque protagoniste in qualche scena piuttosto interessante durante il combattimento finale nella città.
Nel totale, se siete degli appassionati del genere e se vi piace guardare un film fantasy pieno zeppo di creature questo film fa per voi. Anche per quanto riguarda la trama è veramente ricca di interventi dei personaggi e piccoli colpi di scena, segno che i produttori hanno capito che l’era del film Hollywoodiani tutti effetti e poco ingegno non funzionano più, ed è proprio grazie alla serie di omaggi uniti alle novità del film, sia da parte dell’effettistica sfruttata il più delle volte con astuzia che nella rappresentazione dei personaggi che rende Clash of The Titans sicuramente non un capolavoro del genere ma un kolossal che regge, in certi punti anche meglio dell’originale.